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Valbelluna, invito agli agricoltori a coltivare più orzo, utile per produrre la birra locale

24/6/11, Pedavena, soci ARGAV in visita allo stabilimento Birreria Pedavena

24/6/11, Pedavena, soci ARGAV in visita allo stabilimento Birreria Pedavena

“Mi unisco all’appello della Birreria Pedavena e della cooperativa “La Fiorita”: coltivate più orzo in Valbelluna per produrre la birra Dolomiti, e non solo. E’ una produzione il cui valore non si misura solo nel reddito pur buono che spunta, ma nella promozione complessiva di un territorio e di un birrificio che ha oltre un secolo di storia e che ho fortemente voluto salvare, quando poco meno di un decennio fa c’era il pericolo reale di una chiusura dello stabilimento”. Luca Zaia, presidente del Veneto, fa suo l’invito della famosa birreria e della cooperativa di produttori che fornisce l’orzo locale per una birra ottima a km zero.

Agricoltori, destinate i campi alla produzione di orzo. “Ci fu allora un impegno comune per ridare futuro alla birreria e lavoro a quanti erano impegnati nel processo di produzione – afferma Zaia – e oggi condivido in pieno l’esigenza di fare un ulteriore passo che faccia crescere la produzione di birra Dolomiti, tutta bellunese nella formula e nei suoi ingredienti, a partire dall’acqua e soprattutto dall’orzo. Ricordo che l’impegno della birreria ha avvantaggiato questa produzione e invito quanti hanno terreno adatto a coltivare questo cereale, materia prima di una grande bevanda che non teme la concorrenza dei nomi internazionali più blasonati”.

Birra “ambasciatrice” del territorio. “Non solo: le Dolomiti sono un nostro “brand” e la birra che ne porta il nome, prodotta localmente con ingredienti di territorio, è uno splendido ambasciatore per tutti coloro che apprezzano questo genere di bevanda. Che in questo caso ha una qualità di alto spessore, prodotta in casa e in grado di andare ovunque nel mondo, confermando il valore delle produzioni a km zero e la loro capacità di vincere anche la sfida dell’export senza per questo contraddirsi. La birra di Pedavena smentisce quei benpensanti che si domandano come conciliare esportazioni e caratteristiche locali, è lo fa – conclude il governatore – proprio perché non ha un sapore anonimo e omogeneo, ma perché esprime il cuore, l’anima, il gusto, le caratteristiche e le capacità del luogo dove si ottiene”.

Fonte: Regione Veneto

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