C’è molta attesa a Lusia, nel Polesine, storica terra di orti, per i risultati di una ricerca in un campo di lattuga cappuccia e gentile, mirata a combattere la fusariosi dell’insalata, un fungo parassita che sta deprimendo le coltivazioni. Una prova varietale nella quale sono direttamente coinvolte una decina di aziende nazionali e multinazionali, che hanno messo a disposizione i loro prodotti. Tecnici, operatori del settore e orticoltori hanno visitato nei giorni scorsi il campo sperimentale che si trova nell’azienda “L’insalatiera” di Alessandro Braggion, presidente del Consorzio di tutela dell’insalata Igp di Lusia.
Una ricerca d’importanza nazionale. “La visita, commenta Massimo Pezzuolo, tecnico di Opo Veneto, ha avuto lo scopo di verificare come le insalate cappuccia e gentile stiano reagendo agli esperimenti in atto. E’ una prova varietale in campo assolutamente nuova, una ricerca di livello nazionale, forse unica in Italia e la sua valenza è data proprio dall’interesse mostrato dalle grandi multinazionali del settore. Si tratta di mettere a fuoco una lotta efficace alla fusariosi, che sia anche rispettosa dell’ambiente, quindi in qualche modo alternativa rispetto ai trattamenti basati soprattutto sulla chimica. Il metodo biologico, nell’immediato, mostra grossi limiti, si tentano perciò le possibilità che possono arrivare dalla genetica”. Nella ricerca sono impegnati il Consorzio di tutela dell’insalata Igp di Lusia, il Mercato ortofrutticolo di Lusia e la CCIAA di Rovigo, il Servizio Fitosanitario della Regione Veneto sede di Rovigo, attraverso Veneto Agricoltura e il Centro sperimentale di Po di Tramontana, che si trova nel Polesine.
(Fonte: http://www.ortoveneto.it)
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