In provincia di Padova si coltivano sempre più radicchi: si è arrivati, dati Istat dello scorso anno, a 2.310 ettari, dai quali se ne raccolgono 325 mila quintali. Un primato veneto: Padova ha superato la provincia di Venezia, che è seconda con 322 mila quintali. Seguono a distanza le province di Verona, di Rovigo e di Treviso.
Al momento, troppa offerta e poca domanda. Sono dati molto indicativi per capire come sta cambiando e verso dove sta andando l’orto veneto. I radicchi oggi sono tra gli ortaggi che danno maggiore soddisfazione e hanno quindi maggiori prospettive di mercato. Nel Padovano prevale la varietà variegato. Una quantità, ancora piccola rispetto alle potenzialità, ha il riconoscimento Igp, variegato di Castelfranco. Ma, se lo scenario futuro è promettente, il momento attuale sta un po’ deludendo. Troppa offerta e poca domanda. I campi sono pieni di radicchi, che però presentano problemi di qualità e di mercato. L’ortaggio, parliamo del precoce, è maturato troppo in fretta e il consumatore, impoverito dalla crisi, ne acquista meno.
I produttori stanno lavorando quasi al minimo, le quotazioni sul campo superano di poco l’euro al chilo, troppo poco per ripagare lavoro e fatica, rileva Ettore Petranzan, presidente della cooperativa “Terre Euganee” di Pernumia, socia di OPO Veneto, organizzazione di produttori ortofrutticoli con sede a Zero Branco (TV). Hanno tradito quest’anno prima la siccità, poi le piogge e il caldo: fatto sta che il variegato precoce è maturato prima del previsto e trova un mercato piuttosto scarso. E’ un radicchio dalla foglia poco croccante, poco variegato nei colori. Prevale il giallo crema, la venatura rossa quasi non si coglie, è pallido il verde. I produttori sperano, a questo punto, in un inverno più favorevole e quindi nel variegato tardivo, che comincerà ad arrivare sul mercato dalla seconda metà del prossimo mese. Ci sarebbero tutte le condizioni per una buona stagione: sta maturando bene. Oltre al variegato, in provincia di Padova si ha anche una buona produzione di radicchio rosso precoce e tardivo trevigiano e di rosso tondo chioggiotto.
(Fonte: www.ortoveneto.it)
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