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Il Premio “Radicio de Vero” 2021 va all’imprenditore Giancarlo Boscolo, al console Gabriele Altana e allo sportivo Marco Scarpa

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Lo scorso 17 dicembre, nella sala convegni dell’Ortomercato di Chioggia, si è svolta  la seconda edizione del Radicio de Vero, premio istituito dal Consorzio di Tutela del Radicchio di Chioggia Igp per riaffermare l’originalità di questo pregiato ortaggio nel panorama dell’orticoltura regionale e nazional e, allo tesso tempo, premiare l’impegno e la costanza di uomini e donne che con il proprio lavoro hanno contribuito a far conoscere e valorizzare Chioggia e il suo territorio.

Unico e autentico. “In Veneto – ha spiegato il presidente del Consorzio di tutela del Radicchio di Chioggia Igp, Giuseppe Boscolo Palo – si produce più di metà del radicchio di tutta Italia ed il radicchio di Chioggia è primo per superficie coltivata e quantità di produzione, mentre in tutto il mondo si sono diffuse tipologie che lo imitano, ma non lo eguagliano. Unicità e autenticità vere, dunque, sono riassunte dall’oggetto del premio Radicio de Vero, ma anche il lavoro ne fa parte insieme al conseguimento di quella promozione del territorio chioggiotto di cui anche il nostro Radicchio è a tutti gli effetti ambasciatore”. E il valore dell’originalità è riassunto anche nel nome del premio, dove la parola “Vero” sta per autentico, in quanto il vero radicchio di Chioggia Igp è quello che, oltre a potersi fregiare dei loghi comunitari, ha alle sue spalle un secolo di storia ed è ottenuto da seme autoctono conservato gelosamente e tramandato dalle famiglie degli ortolani che lo coltivano secondo uno specifico disciplinare nel territorio di 10 comuni, delle provincie di Venezia, Padova e Rovigo. Ma de vero è anche il materiale con il quale è realizzato il premio, un’opera d’arte che il Consorzio ha fatto realizzare dalla storica fornace Linea Valentina di Murano, proprio perché non poteva essere che un altro caratteristico storico mestiere artigianale della laguna Veneta, riconosciuto in tutto il mondo, a realizzare un’opera preziosa per premiare l’impegno di coloro che, con il loro lavoro, si sono fatti portavoce della bellezza, della cultura, della ricchezza della città di Chioggia e del suo territorio.

La Commissione. La scelta dei premiati è stata affidata ad una commissione formata dallo stesso presidente del Consorzio di tutela, Giuseppe Boscolo Palo, dal direttore del magazine Con i piedi per terra, Mauro Gambin, dal presidente della Pro Loco di Chioggia e Sottomarina, Marco Donadi, e dal responsabile dell’ufficio stampa del Consorzio di tutela, Umberto Tiozzo.

I premiati/1. Per la categoria Cultura, il premio Radicio de Vero è stato assegnato al console di prima classe a Zurigo, Gabriele Altana, per il suo personale impegno nella promozione del radicchio di Chioggia Igp in Finlandia nel 2017/18, quando al tempo ricopriva la carica di ambasciatore italiano. La presentazione del “Principe Rosso” alla Terza edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo e ad altre occasioni patrocinate dall’Ambasciata italiana sono state di fondamentale importanza per creare relazioni e opportunità commerciali. Ha commentato il console Altana:  “Lo dico da persona che ha girato il mondo, tutti ci invidiano questa ricchezza figlia di una biodiversità che non ha eguali e una cultura produttiva e di trasformazione della quale forse siamo poco consapevoli. Dire Italia significa dire qualità e il radicchio di Chioggia Igp appartiene a questa qualità in virtù di una storia orticola lunga secoli e un territorio di produzione che non ha eguali”.

I premiati/2. Per la categoria Economia: il premio Radicio de Vero è andato a Giancarlo Boscolo, imprenditore chioggiotto che agli inizi degli ’80 ha avviato la produzione di radicchio a Salinas Valley, in California, per fornire il mercato americano e inglese di prodotto fresco e confezionato in IV gamma, compreso McDonald’s, che iniziò proprio in quegli anni ad usare il suo radicchio come sostituto del “vecchio” cavolo rosso per dare colore e vivacità alle insalate in tutta la catena di fast food. Oggi il marchio Cultiva è riconosciuto in tutto il mondo per le produzioni di IV gamma ed è anche un brand consumer, Cultiva®, che distingue insalate e verdure ottenute da agricoltura convenzionale e biologica. E proprio per questo successo e per aver introdotto negli Usa un prodotto caratteristico del suo territorio, insieme alla secolare cultura orticola di Chioggia, il Consorzio di tutela del Radicchio di Chioggia Igp lo ha premiato con il Radicio de Vero. “Il radicchio mi ha portato fortuna nella vita – ha spiegato Giancarlo Boscolo – spero che anche questo Radicio de Vero me ne porti altrettanta. Mi onora questo premio e confido che questo appuntamento possa diventare sempre più importante per far conoscere l’unicità del Radicchio di Chioggia Igp e la secolare cultura orticola che sta alla base della sua produzione”.

I premiati/3. Per la categoria Sport, il nome prescelto è stato quello di Marco Scarpa riferimento importante nel mondo del calcio chioggiotto e non solo, grazie ad una carriera da giocatore e allenatore importante, alla quale dal 2013 si è accompagnata quella di osservatore per la Nazionale di calcio italiana. Ha lavorato a stretto contatto con tutti i ct degli Azzurri: da Cesare Prandelli, ad Antonio Conte fino a Roberto Mancini con il quale lo scorso luglio ha vinto gli Europei di Calcio a Wembley. “Il Radicchio di Chioggia Igp – ha spiegato, Marco Scarpa – è uno dei simboli della mia terra e per me è un grande onore ricevere questo riconoscimento, lo metterò in bacheca a fianco della coppa degli Europei a ricordare quanto il 2021 sia stato importante per la mia carriera professionale”.

Storia secolare. “Questo premio – ha concluso il presidente Giuseppe Boscolo Palo – rappresenta la volontà del Consorzio di continuare nell’impegno per la promozione di questo straordinario prodotto e della terra chioggiotta. Di continuare ad aggiungere pagine importanti a questa storia che ha quasi raggiunto la soglia dei 100 anni e che ancora deve andare avanti. Siamo convinti che ‘il prodotto promuove il territorio’ e questo territorio, lo abbiamo visto coinvolgendo gli altri storici mestieri della laguna, è una fucina di creatività, oltre ad essere una terra fertile nella quale l’orticoltura rappresenta un posto di eccellenza per le buone pratiche agricole e ambientali che continuano ad essere il faro di questa produzione. E’ questa la terra che vogliamo far conoscere e sempre più valorizzare”.

Fonte: Servizio stampa Consorzio tutela Radicchio di Chioggia Igp

Il ruolo del radicchio di Chioggia Igp nell’alimentazione dello sportivo, se ne parla il 29 ottobre 2021 a Chioggia (VE)

Radicchio on a dark background. Food for a vegan and a vegetarian. Diet, food concept.

Si parlerà di sport e di alimentazione il prossimo 29 ottobre nella sala convegni del Chioggia Ortomercato del Veneto. Del resto, in un anno caratterizzato da grandi successi sportivi, come la vittoria degli Europei da parte della Nazionale italiana di calcio e del team di pallavolo maschile, ai quali si aggiungono le tante medaglie d’oro vinte dagli azzurri alle recenti Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokyo e i primati mondiali raggiunti in molte altre discipline atletiche, il Consorzio di tutela del Radicchio di Chioggia Igp non poteva lasciarsi scappare l’opportunità di far conoscere quanto il “Principe Rosso” possa essere un alleato formidabile di atleti e sportivi nel conseguimento di risultati importanti. Ovviamente come componente dell’alimentazione.

A dimostrarlo gli studi sulla caratterizzazione del Radicchio di Chioggia Igp condotti dal DAFNAE (Dipartimento di Agronomia, Animali, Alimenti, Risorse Naturali e Ambiente) dell’Università di Padova, rivelando alti valori in termini nutrizionali, in quanto fonte di fibre, di vitamine e di sali minerali. Inoltre, grazie all’elevata percentuale di acqua ed alla buona concentrazione di potassio, il Radicchio di Chioggia Igp, è un alimento depurativo. Il tipico colore rosso indica la presenza di antiossidanti, soprattutto antocianine, molecole appartenenti alla famiglia dei flavonoidi, che contrastano lo sviluppo di radicali liberi i quali sono responsabili dell’invecchiamento cellulare, mentre il sapore amarognolo è rivelatore di una buona concentrazione di guaianolidi, ossia molecole che hanno dimostrato interessanti proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e digestive. Per cui, il radicchio di Chioggia Igp può essere un alimento importante per chi, attraverso il benessere del proprio corpo, vuole raggiungere dei risultati attraverso lo sport. “E’ sempre importante parlare di quanto una corretta alimentazione stia alla base della salute e delle nostre prestazioni – spiega il presidente del Consorzio di tutela del Radicchio di Chioggia Igp, Giuseppe Boscolo Palosecondo l’OMS con un consumo di 600 grammi di frutta e verdura al giorno si eviterebbero oltre 135 mila decessi, un terzo delle malattie coronariche e l’11 per cento degli ictus. E tra i prodotti il cui consumo dovrebbe essere fortemente caldeggiato rientra sicuramente il Radicchio di Chioggia Igp. Per questo ho ritenuto importante proporre un incontro pubblico insieme al mondo sportivo. Nella nostra città sono tante le organizzazioni agonistiche che si occupano della preparazione dei nostri giovani, una preparazione che a mio avviso non può prescindere da una corretta alimentazione – magari fondata sulle tante eccellenze, come il Radicchio di Chioggia Igp – che il territorio esprime in egual misura dei campioni e che i consumatori premiano in modo sempre più convinto e consapevole”.

Relatori. Insieme al presidente Giuseppe Boscolo Palo alle ore 18.00, sul palco della sala convegni del Chioggia Ortomercato del Veneto saliranno: Paolo Sambo, ricercatore del dipartimento DAFNAE dell’Università di Padova, autore insieme al dr. Carlo Nicoletto degli studi sulla caratterizzazione del Radicchio di Chioggia Igp; Gianluca Luciani, medico e nutrizionista dello sport; Silvia Zennaro, velista e beniamina di casa, quest’anno protagonista ai Giochi olimpici di Tokyo nella disciplina “laser radial femminile” dove ha raggiunto la settima posizione. A moderare l’incontro sarà il giornalista Simone Francescon, volto noto del mondo sportivo in quanto conduttore della trasmissione Caffè Sport che va in onda su Tv24.

Fonte: Servizio stampa Consorzio tutela Radicchio di Chioggia Igp

Chioggia (VE), consegnati i riconoscimenti della prima edizione del Premio “Radicio de Vero”, indetto dal Consorzio di tutela del Radicchio di Chioggia Igp

Da sx il presidente del Consorzio di tutela del Radicchio di Chioggia Igp, Giuseppe Boscolo Palo, l’ex direttore di Opo Veneto e vicepresidente del CSO Italia, Cesare Bellò e il presidente di Opo Veneto, Adriano Daminato

Si è tenuta nei giorni scorsi, presso la sala convegni dell’Ortomercato di Chioggia, la prima edizione del Radicio de Vero, ossia il premio istituito dal Consorzio di Tutela del Radicchio di Chioggia Igp per riaffermare l’originalità di questo pregiato ortaggio, nel panorama dell’orticoltura regionale e nazionale, e allo tesso tempo premiare l’impegno e la costanza di uomini e donne che con il proprio lavoro hanno contribuito a far conoscere e valorizzare Chioggia e il suo territorio.

Un premio “Vero” di nome e di fatto. “In Veneto – ha spiegato il presidente del Consorzio di tutela del Radicchio di Chioggia Igp, Giuseppe Boscolo Palo –  si produce più di metà del radicchio di tutta Italia ed il Radicchio di Chioggia è primo per superficie coltivata e quantità di produzione, mentre in tutto il mondo si sono diffuse tipologie che lo imitano, ma non lo eguagliano. Unicità e autenticità vere, dunque, sono riassunte dall’oggetto del premio Radicio de Vero, ma anche il lavoro ne fa parte insieme al conseguimento di quella promozione del territorio chioggiotto di cui anche il nostro Radicchio è a tutti gli effetti ambasciatore”. E il valore dell’originalità è riassunto anche nel nome del Premio, dove la parola “Vero” sta per autentico, in quanto il vero Radicchio di Chioggia Igp è quello che, oltre a potersi fregiare dei loghi comunitari, ha alle sue spalle un secolo di storia ed è ottenuto da seme autoctono conservato gelosamente e tramandato dalle famiglie degli ortolani che lo coltivano secondo uno specifico disciplinare nel territorio di 10 comuni, delle provincie di Venezia, Padova e Rovigo. Ma de vero è anche il materiale con il quale è realizzato il premio. Un’eccellente opera d’arte che il Consorzio ha fatto realizzare dalla storica fornace Linea Valentina di Murano, proprio perché non poteva essere che un altro caratteristico storico mestiere artigianale della Laguna Veneta, riconosciuto in tutto il mondo, a realizzare un’opera preziosa per premiare l’impegno di coloro che, con il loro lavoro, si sono fatti portavoce della bellezza, della cultura, della ricchezza della città di Chioggia e del suo territorio.   

La scelta dei premiati è stata affidata ad una commissione formata dallo stesso presidente del Consorzio di tutela, Giuseppe Boscolo Palo, dall’assessore all’Agricoltura del comune di Chioggia, Daniele Stecco, dal presidente della Pro Loco di Chioggia e Sottomarina, Marco Donadi, e dal responsabile dell’ufficio stampa del Consorzio di tutela, il socio Argav Umberto Tiozzo.  Per la categoria Cultura, il premio Radicio de Vero è stato assegnato a Pierluca Donin, direttore di Arteven, il circuito teatrale del Veneto, e presidente dei 14 circuiti italiani, per essere il regista delle “Baruffe in Calle”: lo spettacolo itinerante, che ha compiuto 24 anni, il cui allestimento richiede la collaborazione di musicisti, comparse, barche storiche e soprattutto il coinvolgimento di Chioggia come scenografia naturale della commedia di Carlo Goldoni. “Per me – ha commentato Donin – è un grande privilegio ricevere un premio, il “Radicio de Vero”, che rappresenta uno dei simboli gastronomici della mia terra. Come nelle Baruffe, nel Radicchio di Chioggia Igp, è sedimentata l’immagine della Città, il suo passato, ma anche il suo presente e le Baruffe sono anche una rappresentazione culturale della tavola chioggiotta. Lo spettacolo finisce con un grande banchetto attorno al quale le famiglie dei pescatori si ripacificano. Quindi c’è un rapporto molto stretto tra il lavoro che stiamo portando avanti con il tetro, appena il Covid ci permetterà di tornare a calcare le scene, e l’impegno del Consorzio, ossia la tutela dell’immagine e della cultura di questa terra. E’ una responsabilità importante, ma della quale andiamo fieri”.  

Per la categoria Economia: il premio Radicio de Vero è andato a Cesare Bellò, in qualità divero esperto del settore ortofrutticolo. Ex direttore di Opo Veneto, vicepresidente del CSO Italia, Centro servizi ortofrutticoli, è di fatto “l’Uomo del Radicchio”, come gli è stato recentemente riconosciuto al MacFruit di Rimini. Un uomo che si è speso molto per i radicchi veneti e molto ha fatto anche per il Chioggia Igp.  “E’ sì, la mia è stata una vita spesa per il radicchio – ha commentato Bellò – e oggi vedermi premiato con il “Radicio de Vero” dà un significato a questo lavoro che ho portato avanti per tanti anni. Un lavoro che indubbiamente ha dato i suoi frutti: i radicchi sono stati la prima verdura ad essere chiamata per nome in Europa. Chioggia, Verona, Treviso, Castelfranco sono nomi geografici che oggi designano anche eccellenze del territorio veneto. Questa è la strada giusta perché il consumatore moderno non si accontenta più di indicazioni generiche, vuole conoscere l’origine e la provenienza di ciò che porta in tavola. Come per il vino si è passati dal sommario “vino da tavola” alla richiesta di etichette espressione dei territori, la stessa cosa deve continuare ad accadere per le produzioni orticole. La Comunità Europea ci affianca in questo, e le politiche europee non sono altro che i ‘desiderata’ dei consumatori europei, basta saperle interpretare e avremo un mercato. E sono convinto che questa situazione creata dal Covid non sia in tutto un male per il nostro settore: questa pandemia ci ha insegnato ad usare più tecnologia, penso al web come strumento capace di mettere in contatto tutto il mondo. E quindi, grazie a questo, anche la produzione locale può assumere una rilevanza internazionale”.  

šIl premio consegnato ai vincitori

Per la categoria Sport, il nome prescelto è stato quello di Franco Cerilli, riferimento importante nel mondo del calcio chioggiotto e non solo, grazie ad una carriera calcistica importante, costruita tra gli anni ’70 e ’80, indossando le maglie dell’Inter e del Lanerossi Vicenza, vivendo, con quest’ultima, la straordinaria annata del cosiddetto Real Vicenza, nel ‘78, segnata dallo storico secondo posto in serie A insieme a Paolo Rossi, scomparso in questi giorni. E proprio la vicinanza e l’amicizia di Cerilli con l’eroe del Mundial ’82, e il conseguente lutto, è stato il motivo per il quale l’ex calciatore chioggiotto non ha potuto presenziare alla cerimonia di premiazione. “Questo premio – ha concluso il presidente Giuseppe Boscolo Palo – rappresenta la volontà del Consorzio di non fermarsi neanche in questo momento dominato dalle paure create dal Covid-19. E’, anzi, rappresenta un modo per reagire e continuare con il nostro impegno di promozione di  questo straordinario prodotto della terra chioggiotta. Di continuare ad aggiungere pagine importanti a questa storia che ha quasi raggiunto la soglia dei 100 anni e che ancora deve andare avanti. Siamo convinti che ‘il prodotto promuove il territorio’ e questo territorio, lo abbiamo visto coinvolgendo gli altri storici mestieri della laguna, è una fucina di creatività, oltre ad essere una terra fertile nella quale l’orticoltura rappresenta un posto di eccellenza per le buone pratiche agricole e ambientali che continuano ad essere il faro di questa produzione. E’ questa la terra che vogliamo far conoscere e sempre più valorizzare”.  

Fonte: Servizio stampa Consorzio tutela Radicchio di Chioggia Igp/Speak Out

Il “Principe rosso” di Chioggia in mostra a Berlino sogna di diventare un ingrediente Igp per le grandi catene del fast food

Anche quest’anno il Consorzio tutela Radicchio di Chioggia Igp sarà presente al Fruit Logistica di Berlino, il principale appuntamento per il settore ortofrutticolo internazionale, in calendario sino a venerdì 7 febbraio. Come ormai consuetudine, la postazione del Consorzio è collocata nello spazio espositivo collettivo della Regione Veneto (Hall 2.2, Stand C13), nel padiglione dove è concentrata gran parte della presenza italiana. Guida la delegazione il presidente Giuseppe Boscolo Palo, accompagnato dal consigliere Patrizio Garbin e dall’addetto stampa Umberto Tiozzo; ci sarà anche Pietro Cigna, direttore dell’Ortomercato di Chioggia, a conferma dell’azione sinergica tra le due realtà per la promozione e la commercializzazione del famoso “Principe Rosso”.

Grande interesse per il prodotto pronto al consumo. «Questa missione a Berlino – spiega il presidente del Consorzio di tutela, Giuseppe Boscolo Palo – fa parte di un progetto di promozione cofinanziato dal Ministero delle Politiche Agricole. Fruit Logistica è un appuntamento obbligato – prosegue Boscolo – per consolidare l’azione di penetrazione nel Nord Europa, un mercato particolarmente importante per l’elevato potere d’acquisto di queste popolazioni, fortemente interessate soprattutto al prodotto pronto al consumo, tagliato e lavato. Per questo abbiamo recentemente aggiornato il disciplinare di produzione, già approvato dal Ministero delle Politiche Agricole ed ora al vaglio della Commissione Europea; così dalla prossima campagna produttiva di primavera oltre al miglioramento delle performances in campagna e allo snellimento delle procedure di commercializzazione, sarà possibile l’apposizione di marchi identificativi comunitari anche sulle buste del prodotto tagliato, lavato e pronto al consumo”.

Segreta speranza. Il presidente del Consorzio, confessa con un sorriso, la speranza di attirare già a Berlino l’attenzione delle grandi catene del fast food, per provare a replicare il successo della “Cipolla rossa di Tropea Calabria IGP”, che l’anno scorso è stata impiegata da Mc Donald’s per confezionare oltre 10 milioni di hamburger, nella cui ricetta c’è anche dell’insalata. Una foglia croccante di “Radicchio di Chioggia” pesa circa 20 grammi: messa negli hamburger assorbirebbe più di 2000 quintali di prodotto, facendo quasi quintuplicare i quantitativi di radicchio a marchio commercializzati nell’ultima annata. E naturalmente i nostri confezionatori di IV gamma sono già pronti a fornire il prodotto, lavato, sfogliato a misura del burger e pronto all’uso in buste per il fast food.»

Fonte: Servizio stampa Consorzio di tutela Radicchio di Chioggia Igp

Iscrizioni ancora aperte per gli incontri all’Ortomercato di Chioggia (VE), di cui uno oggi a partire dalle ore 17.30, su mercato, innovazione e tecniche di difesa del radicchio

Giuseppe Boscolo Palo, presidente Consorzio tutela Radicchio di Chioggia Igp e Au Ortomercato Chioggia

Sono aperte le iscrizioni al seminario formativo “Radicchio: prospettive e tecniche di coltivazione“, che si terrà in due serate, di cui la prima stasera, giovedì 27 giugno e venerdì 5 luglio, a partire dalle ore 17:30, all’Ortomercato di Chioggia (VE).

Di un milione e mezzo di quintali di radicchi prodotti in Italia, più della metà sono coltivati nel Veneto. Si differenziano per qualità, pregio e quotazioni gli Igp di Treviso, di Castelfranco, di Chioggia e di Verona. Il mercato sostanzialmente si mantiene su posizioni positive, ma sempre più si avverte la necessità di programmare produzioni, di cercare il coordinamento tra coltivatori, di conciliare la domanda con l’offerta e di creare quindi le condizioni per prezzi più stabili e remunerativi. Nei due incontri si farà il punto sul loro mercato, sull’innovazione e sulle tecniche di difesa. Si cercherà di mettere a fuoco le prospettive e i criteri ed i processi produttivi del radicchio, alla luce di quanto offre la più moderna tecnologia. Inizio dei lavori alle 17.30.

In primo piano il che fare per dare slancio, vitalità e maggiore stabilità e quindi valorizzazione ai radicchi. Saranno illustrate quindi la Strategia nazionale per l’ortofrutta approvata dal Mipaaft e le novità per contrastare infestanti, combattere i parassiti e fare fronte alle avversità atmosferiche. Importante anche la questione della sostenibilità: i consumatori richiedono sempre più prodotti tipici di un territorio di cui si riconosce la bontà e la salubrità. Puntare sulla qualità dell’ambiente che dà prodotti di qualità, è la carta vincente per lo sviluppo di una filiera sostenibile, virtuosa e in grado di remunerare adeguatamente gli sforzi dei produttori. Tale filiera merita di essere riconosciuta, promossa e presentata con efficacia ai consumatori. Uscire dalla logica delle “commodity” per andare verso le “speciality”, valorizzando i diversi territori vocati del nostro paese, è la più adeguata risposta alle aspettative dei consumatori, sempre più attenti e consapevoli nelle scelte d’acquisto.

In programma interventi di: Francesco Arrigoni direttore di OPO Veneto, Cesare Bellò di Unaproa, Unione nazionale tra le organizzazioni di produttori ortofrutticoli, Valentino Lucchin di Agri2000 Italia, Federico Nadaletto di OPO Veneto e Giuseppe Boscolo Palo, socio Argav, presidente del Consorzio di tutela del radicchio di Chioggia IGP e amministratore unico di Chioggia Ortomercato del Veneto. Coordinatore dei lavori Mimmo Vita, socio Argav, caporedattore dell’Ufficio stampa di Veneto Agricoltura. L’iniziativa è promossa da Irecoop Veneto, Banca Patavina, Consorzio di tutela del radicchio di Chioggia IGP, OPO Veneto e Chioggia Ortomercato del Veneto.
Per informazioni e iscrizioni: agroalimentare@irecoop.veneto.it

Fonte: Servizio Stampa Opo Veneto

7-8 giugno 2018, il Centro Sperimentale Ortofloricolo “Po di Tramontana” di Rosolina (RO) festeggia i suoi primi trenta anni

Oltre 50 espositori tra associazioni, enti e ditte di prodotti per l’ortofloricoltura; 13 aziende specializzate che presentano 25 diverse attrezzature per le piccole-medie imprese orticole professionali; visite guidate a ben 25 prove sperimentali ortofloricole; due convegni, incontri, dirette web-radio e molto altro.Questi i numeri che annunciano le celebrazioni per il trentennale (1998-2018) del Centro Sperimentale Ortofloricolo “Po di Tramontana” di Veneto Agricoltura, in programma nei giorni 7 e o 8 giugno prossimo a Rosolina (Ro).

Un appuntamento imperdibile per tecnici, operatori e appassionati di ortofloricoltura che durante la “due giorni” troveranno utili risposte per la loro attività.Del resto, “Po di Tramontana”, grazie al lavoro svolto negli ultimi tre decenni, è divenuto un fondamentale punto di riferimento per il comparto, operando costantemente sulla valorizzazione delle produzioni tipiche regionali. Basti pensare al recupero e alla conservazione del germoplasma autoctono tipico del Veneto di colture quali l’asparago, i radicchi veneti, l’aglio bianco polesano, il carciofo violetto di S. Erasmo e di Chioggia, la patata dolce (americana) con prove in campo, di moltiplicazione e conservazione in vitro presso il laboratorio di micropropagazione del Centro stesso.

Innovazione orticola e floricola. Di pari passo, proprio qui, l’Agenzia regionale ha messo a punto negli anni interessanti tecniche agronomiche di coltivazione a basso impatto ambientale e sostenibili, anche dal punto di vista economico. Particolarmente importanti risultano le prove di confronto varietale e di tecnica di coltivazione effettuate sulle novità orticole di maggior interesse per il Veneto, sui materiali di produzione innovativi e sulle novità varietali resistenti e/o tolleranti alle principali fitopatie per una produzione a basso input chimico. Anche in floricoltura il Centro “Po di Tramontana” ha svolto una costante attività di verifica in campo delle condizioni colturali, climatiche e di mercato locali, considerato che le nuove varietà delle più importanti colture da vaso fiorito vengono costituite principalmente all’estero in ambienti spesso profondamente diversi da quello veneto. Tutto questo know how, a partire dalle prove sperimentali in campo, sarà a disposizione di tecnici e appassionati in occasione delle celebrazioni per il trentennale del Centro “Po di Tramontana”.

È previsto lo svolgimento di due convegni: “L’innovazione per l’ortofloricoltura, i 30 anni del Centro Po di Tramontana”  (7 giugno) e “Il recapito fitosanitario ortoflorovivaistico: un servizio per tecnici e imprese” (8 giugno) ai quali interverranno prestigiosi esperti del settore e i tecnici che hanno segnato la storia del Centro, ricordiamo un’eccellenza a livello non solo nazionale.In attesa delle celebrazioni del 7 e 8 giugno p.v., Veneto Agricoltura ha già reso disponibile uno spazio ad hoc su Facebook ricco di informazioni sull’evento.

Fonte: Servizio stampa Veneto Agricoltura

 

Il radicchio di Chioggia Igp vola a Berlino

Fruit Logistica 2017

Anche quest’anno il Consorzio tutela Radicchio di Chioggia Igp sarà presente al Fruit Logistica di Berlino, il principale appuntamento per il settore ortofrutticolo internazionale, in calendario da mercoledì 7 a venerdì 9 febbraio 2018. E’ la quinta partecipazione ufficiale e, come ormai consuetudine, la postazione del Consorzio è collocata nello spazio espositivo collettivo della Regione Veneto (Hall 2.2, Stand C-11), nel padiglione dove è concentrata gran parte della presenza italiana.

pasta a base di radicchio di Chioggia Igp

Sempre più prodotti a base di radicchio di Chioggia Igp, anche in IV gamma. Guida la delegazione il presidente Giuseppe Boscolo Palo, socio Argav, accompagnato dal vicepresidente Patrizio Garbin e dall’addetto stampa Umberto Tiozzo, consigliere Argav; ci sarà anche Pietro Cigna, direttore dell’Ortomercato di Chioggia, a conferma dell’azione sinergica tra le due realtà per la promozione e la commercializzazione del Radicchio Igp. Nei tre giorni, saranno ospiti anche alcuni soci produttori della filiera e rappresentanti delle istituzioni locali: ha già assicurato il suo arrivo Stefano Gazzola, assessore all’Agricoltura del comune di Rosolina, il cui territorio assieme a quello di Chioggia detiene l’esclusività della produzione della tipologia precoce del Radicchio di Chioggia Igp. “Questa missione di Berlino fa parte di un progetto di promozione cofinanziato dal Ministero dell’Agricoltura in associazione con i Consorzi dell’Insalata di Lusia e dell’Aglio Polesano. Qui presentiamo il radicchio di Chioggia e il suo territorio assieme ad alcune indicazioni salutistiche e delle ricette che lo valorizzano in tavola. La nostra presenza in questa vetrina internazionale è in continuità con la missione ad Helsinki di novembre scorso, che ci ha permesso di aprire una nuova finestra sul mercato nordeuropeo, particolarmente importante per l’elevato potere d’acquisto di queste popolazioni, fortemente interessato al prodotto in busta pronto al consumo, quello della cosiddetta IV gamma, nel quale si presenta in modo autorevole con le confezioni di “radicchio di Chioggia Igp” della Valfrutta. A Berlino, assieme al prodotto fresco, porteremo anche l’ultima novità dei trasformati contenenti come ingrediente caratterizzante il nostro prodotto: le paste fresche ripiene con “radicchio di Chioggia Igp” del Pastificio Artusi, che saranno poste in degustazione nel consueto incontro con la stampa specializzata del giovedì, assieme al radicchio essiccato della ditta Taflo, ideale per preparare gustosi risotti e alle torte “Ciosote”, il tutto accompagnato dalla “Rossa di Chioggia” la birra artigianale al radicchio del birrificio veneto San Gabriel”, spiega Boscolo Palo.

prodotto di IV Gamma con radicchio di Chioggia Igp

Successo per i prodotti pronti al consumo, ma quotazioni in ribasso del prodotto fresco. Continua Boscolo: “L’apprezzamento dei consumatori per i prodotti alimentari col nostro Igp è segnato anche dalla recente messa in commercio da parte della Bofrost di una confezione di “pizza al Radiccho di Chioggia Igp e Asiago Dop” che raddoppia i pezzi contenuti. Purtroppo, questo successo dei “pronti al consumo”, non sta trovando corrispondenza nelle quotazioni del prodotto fresco. In gennaio i quantitativi raccolti sono gli stessi del corrispondente mese 2017, però i prezzi sono decisamente inferiori, parliamo di poche decine di centesimi. Se la situazione non cambia, sia dal punto di vista meteorologico che dei consumi interni, quasi certamente i conferimenti in mercato caleranno drasticamente rispetto al 2017. A causa di questo appiattimento delle quotazioni, molto radicchio tondo è stato accumulato nelle celle frigorifere e questo non migliora le aspettative per la nuova stagione del precoce i cui quantitativi di prodotto saranno grossomodo gli stessi dell’anno precedente, dato che le superfici investite a tale coltura si stima siano le stesse. L’unica prospettiva per la prossima primavera sta nel prodotto a marchio Igp. Il disciplinare del “radicchio di Chioggia” prevede infatti che la raccolta della tipologia precoce inizi dal 1° aprile, e quindi solo il consumatore che acquista il prodotto certificato con la denominazione della filiera potrà avere la garanzia che si tratta di prodotto fresco di recente raccolta”.

Fonte: Servizio Stampa Consorzio Radicchio di Chioggia Igp

Radicchio rosso di Treviso Igp, rassegne e antiche mostre sino al 25 marzo 2018

Dall’8 al 10 dicembre 2017 Treviso celebra in piazza Borsa la 110^ edizione dell’Antica Mostra del Radicchio Rosso di Treviso IGP, eccellenza dell’agroalimentare italiano che ha festeggiato lo scorso anno il ventennale del riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta (primo prodotto ortofrutticolo d’Europa ad ottenerla).

Una festa nata nel 1900. Si tratta della più antica manifestazione dedicata al radicchio, nata come concorso tra i produttori. Una competizione che, durata per tutto il secolo (con la sola interruzione durante i conflitti mondiali) ha consentito di migliorare di anno in anno la qualità e la selezione del prodotto. Oggi l’Antica Mostra è l’appuntamento clou della rassegna Fiori d’Inverno, un cartellone di 12 eventi da novembre 2017 a marzo 2018 che raccoglie tutte le feste del Radicchio che caratterizzano il territorio non solo della Marca Trevigiana, ma anche dell’Alto Veneziano e Trevigiano. Questo weekend, dal 30 novembre all’11 dicembre, ad esempio, si fa tappa a Martellago (VE) con la 30^ Festa del Radicchio.

Programma della fiera di Treviso. Gli agricoltori soci del Consorzio di Tutela portano in mostra e vendita il meglio della loro produzione, proposta anche in bauletti natalizi per una idea regalo originale e sicuramente apprezzata, oltre alla quarta gamma già pronta all’uso. I ristoratori del territorio riuniti nell’associazione Ristoranti del Radicchio si alterneranno sul palco in speciali lezioni di cucina, e saranno presenti tanti trasformatori che realizzano mostarde, sottolio e sottaceti, formaggi al radicchio, birra al radicchio e panettone al radicchio candito. Le Pro Loco del circuito Fiori d’Inverno proporranno i piatti della tradizione a prezzi popolari (pasta e fagioli e radicchio, risotto al radicchio, gnocchi al sugo di radicchio e guanciale e sugo radicchio e trota salmonata del Sile). Ci saranno i food truck che serviranno i piatti della tradizione, “cicchetti” come dicono i veneti. Per i più piccoli anche un laboratorio di cucina con il tiramisù, dolce tipico della città.

Visite guidate. Assieme allo IAT di Treviso, l’antica mostra organizza anche tre visite guidate alla scoperta del centro storico cittadino per mettere in luce anche il legame tra il prodotto tipico e il territorio. Non ci sarebbe infatti radicchio rosso di Treviso senza le acque sorgive del Cagnan e del Sile che attraversano la città. La forzatura, per ottenere l’imbianchimento del radicchio tardivo, si ottiene infatti attraverso l’immersione parziale delle piante nell’acqua per oltre dieci giorni dopo la raccolta in campo. Nei secoli passati, poi, i prodotti orticoli trevigiani scendevano fino a Venezia sui burci le tipiche imbarcazioni mercantili a fondo piatto, ancora visibili appena fuori città.

Fonte: Servizio stampa Antica Mostra radicchio rosso di Treviso Igp

 

 

2-4 dicembre 2016, il Radicchio rosso di Treviso festeggia a Venezia 20 anni di indicazione geografica protetta con eventi e degustazioni aperti al pubblico

Radicchio-di-Treviso-e-CastelfrancoEra il 1996 quando il Radicchio Rosso di Treviso veniva riconosciuto come Indicazione Geografica Protetta. Nello stesso anno nasceva il suo Consorzio di Tutela, una organizzazione di produttori che, all’aprirsi di una nuova stagione, festeggia a Venezia con eventi e degustazioni aperte al pubblico.

Tre giorni di festa. Dal 2 al 4 dicembre, dalle 10 alle 18, nell’Istituto Provinciale per l’Infanzia Santa Maria della Pietà, si potranno degustare il Radicchio Rosso di Treviso e il Radicchio Variegato di Castelfranco, i soci proporranno il meglio della produzione a marchio, affiancati da aziende del territorio che presenteranno prodotti trasformati (dal panettone alla birra al Radicchio, dai formaggi alle mostarde). La manifestazione è ad ingresso libero e prevede cooking show e degustazioni di piatti tradizionali in collaborazione con le Pro Loco dell’Unpli e con l’Istituto Alberghiero Barbarigo di Venezia. L’iniziativa è realizzata grazie anche al coinvolgimento del Gruppo Ristoratori Marca Trevigiana e all’AEPE – Associazione Esercizi Pubblici Venezia.

Programma. Venerdì 2 dicembre, ore 12:30 apertura al pubblico della mostra del Radicchio, ore 16:00 cooking show chef Leonardo Poma, ore 18:00 chiusura della mostra. Sabato 3 dicembre, ore 10:00 apertura della mostra, ore 11:00 cooking show chef Maurizio Gallina, ore 15:00 visita guidata gratuita alla chiesa della Pietà e al percorso museale della chiesa della Pietà Vi.Ve. Vivaldi Venezia, ore 16:00 cooking show chef Maurizio Gallina, ore 18:00 chiusura della mostra. Domenica 4 dicembre. Ore 10:00 apertura della mostra, ore 11:00 cooking show chef Mirko Migotto, ore 15:00 visita guidata gratuita alla chiesa della Pietà e al percorso museale della Chiesa della Pietà Vi.Ve. Vivaldi Venezia, ore 16:00 cooking show chef Daniele Busatto, ore 18:00 chiusura della mostra.

Fonte: Servizio Stampa Consorzio tutela Radicchio Rosso di Treviso Igp

5-8 dicembre 2015, a Treviso radicchio protagonista dell’Antica Mostra

lavaggio015Da sabato 5 a martedì 8 Dicembre, torna in Piazza Borsa a Treviso l’Antica Mostra del Radicchio Rosso di Treviso IGP, arrivata alla 108^ edizione, e organizzata dal Consorzio Tutela Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco, presieduto da Paolo Manzan.

Il programma. Si comincia sabato 5 Dicembre (dalle ore 16 alle 20) con l’apertura della manifestazione nella tensostruttura in piazza Borsa che ospiterà le degustazioni dei Radicchi IGP curate dalle Pro Loco trevigiane di Fiori d’Inverno con i piatti della tradizione a prezzi popolarissimi: risotto al radicchio, ma anche pasta e fagioli e radicchio, cotechino e radicchio, naturalmente accompagnati da buoni vini locali grazie alla FIVI (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti) e anche dalle birre tradizionali e al radicchio. La festa si animerà anche con la mostra mercato del Radicchio IGP e dei prodotti lavorati a base di questo ortaggio che ormai si declina in tante specialità, dalla birra al panettone, dalle conserve ai formaggi. Tra gli espositori si alterneranno i soci produttori e confezionatori del Consorzio di Tutela che proporranno anche packaging dedicati al periodo natalizio. Domenica 6 Dicembre e Lunedì 7 Dicembre la mostra prosegue per tutto il giorno (dalle 10 alle 20) con alcuni significativi momenti: alle 11,30 di domenica l’inaugurazione ufficiale, a seguire un super risotto a base di riso del Delta del Po IGP, Radicchio Rosso di Treviso e Casatella Trevigiana DOP a cura del Consorzio Ristoranti del Radicchio. Ben quattro gli show cooking che vedranno alternarsi cuochi molto amati dal pubblico tenere coinvolgenti lezioni di cucina: domenica 6 dicembre alle ore 15,30 comincia Ilenia Bazzacco, finalista a Masterchef Italia e oggi volto di “2 Chiacchere in Cucina” su 7Gold, martedì 8 dicembre alle ore 12 sarà la volta di Daniele Persegani, volto di “Casa Alice” in onda su Alice TV (evento in collaborazione con OrtoRomi), e alle ore 16 scende in campo lo chef vegan Martino Beria. Ma saranno protagonisti anche i ristoratori locali: sabato 5 dicembre ore 16 “Radicchio e cucina moderna, tra salute e biodiversità” a cura dell’Associazione Ristoratori Marca Trevigiana in collaborazione con l’Ulss 9; lunedì 7 dalle 11 alle 16 “Il fiore d’inverno tra tradizione e innovazione”, appuntamento a cura del Consorzio Ristoranti del Radicchio. Non mancheranno cartocci di radicchio fritto in pastella e pizze al radicchio.  Spazio anche all’arte con le performance di visual food.

Carta di Milano, educazione al consumo di frutta e verdura, gusto e soggiorno in città. “Lunedì 7 dicembre avrò luogo la sottoscrizione della Carta di Milano, un impegno corale verso i temi del rispetto ambientale e della cura e consapevolezza del cibo di cui ci nutriamo. In collaborazione con l’Ulss 9, l’Antica Mostra ospiterà anche un momento di promozione del consumo di frutta e verdura”, dichiara Paolo Camolei, assessore alle Attività produttive del Comune di Treviso. “Sarà molto più di una festa di piazza, perché coinvolgerà anche ristoranti, osterie, bar, enoteche, pizzerie e negozi dell’ortofrutta che celebreranno nei menù e nei negozi il Radicchio Rosso di Treviso IGP”, racconta Renzo Ghedin, delegato Confcommercio Treviso. “L’Antica Mostra, ma anche tutto il periodo della rassegna Fiori d’Inverno, si trasformerà anche in una opportunità di vacanza attraverso una formula di pacchetto weekend nelle terre del Radicchio che con un prezzo contenuto (90 euro a persona) consentirà di visitare il nostro territorio, tra agricoltura, arte e gusto”, aggiunge Alessandro Martini, direttore Consorzio Promozione Turistica Marca Treviso. L’evento è patrocinato da Comune di Treviso, Provincia di Treviso, Ulss 9, ed è realizzato in collaborazione con Confcommercio e Fipe di Treviso, Consorzio di Promozione Turistica Marca Treviso, Treviso Mercati, Unpli Treviso, Strada del Radicchio, Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Gruppo Ristoratori Marca Trevigiana, Consorzio Ristoranti del Radicchio e Consorzio Casatella Trevigiana DOP.

Fonte: Consorzio Tutela Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco