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30 marzo – 8 aprile 2023: il Trentino brinda alla sua “Divin Nosiola”

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Prendete l’unico vitigno autoctono del Trentino a bacca bianca, immaginate il passito che ne deriva dopo il più lungo appassimento naturale al mondo e l’occasione di assaporarlo tra degustazioni, passeggiate e proposte culturali nella sua terra, lo splendido scenario paesaggistico della Valle dei Laghi, zona dal clima mediterraneo a est di Trento. Tutto questo è “DiVin Nosiola: quando il vino si fa santo”, la prima manifestazione enologica trentina dell’anno, in programma dal 30 marzo all’8 aprile, che vedrà protagonisti la Nosiola e il Vino Santo, Doc trentina e presidio Slow Food. Per l’occasione si svolgeranno, oltre alle degustazioni dedicate, eventi e iniziative alla scoperta del patrimonio naturalistico e culturale della valle. Un appuntamento organizzato dal Consorzio Turistico Valle dei Laghi e dall’associazione Vignaioli Vino Santo Trentino Doc, con il supporto di Trentino Marketing, il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino – nell’ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest – e la collaborazione di APT Garda Dolomiti, Consorzio Vini del Trentino, Ecomuseo della Valle dei Laghi, Palazzo Roccabruna di Trento e Casa Caveau Vino Santo.

Coltivata soprattutto in Valle dei Laghi, ma presente anche sulle Colline Avisiane e in Vallagarina, la Nosiola è un’uva bianca che beneficia del clima mediterraneo di quest’area a Nord del Lago di Garda e dell’influsso dell’Ora, il vento che spira dal Lago verso l’entroterra. Il Vino Santo – da non confondere con il vino santo – è il passito che nasce dagli acini di questo vitigno: posti su graticci chiamati àrele in luoghi ben areati, sono lasciati appassire dalla vendemmia tardiva di metà settembre fino alla torchiatura durante la Settimana Santa, da cui questo affascinante prodotto prende il nome. A questo punto il mosto viene separato dalla parte torbida e lasciato riposare in piccole botti di rovere per almeno 50 mesi: in realtà, l’invecchiamento di solito arriva a 10 anni per un nettare davvero prezioso. Dal colore giallo ambrato, gusto piacevolmente dolce, profumo intenso e ampio, il Vino Santo Trentino Doc ha infatti una produzione annuale generalmente molto ridotta.

Iniziative. Per rendere il giusto omaggio ai suoi due gioielli vitivinicoli, “DiVinNosiola: quando il vino si fa santo” propone anche quest’anno un ricco calendario di eventi e iniziative. Tra gli altri, meritano una menzione speciale l’attesissimo Rito della Spremitura, durante il quale vengono torchiati i primi acini appassiti di Nosiola, il Trekking tra i vigneti della Nosiola e naturalmente le degustazioni dei due prodotti e delle relative grappe. Oltre a quelle in cantina e nella Casa Caveau Vino Santo, da non perdere le degustazioni a Palazzo Roccabruna, sede dell’Enoteca Provinciale del Trentino, nel cuore del capoluogo: un’occasione unica per degustare numerose espressioni di Nosiola, scoprendone la grande versatilità, e di Vino Santo, con moltissime annate storiche e bottiglie che possono arrivare anche a 30 anni. Ad arricchire questa esperienza enogastronomica, turistica e culturale, i Viaggi e le Esperienze di Gusto proposti dalla Strada del Vino e dei Sapori del Trentino. Nel primo caso, pacchetti composti da più giornate, e nel secondo, proposte da vivere in giornata, tra cantine, paesaggi e iniziative della manifestazione. Tutti i dettagli sul portale www.tastetrentino.it, dove i winelovers saranno aggiornati anche sulle cantine aperte nelle giornate dell’evento.

Fonte: Servizio stampa DivinNosiola

7 gennaio 2023, soci Argav a Segusino (TV) per la tradizionale visita al Presepio artistico e al territorio

da sx Anna Mello_Carlo Stramare (Associazione Presepio Segusino)_Fabrizio Stelluto_Dennis Coppe_Giannantonio Coppe (Pro Loco Segusino)

da sx Anna Mello_Carlo Stramare (Associazione Presepio Segusino)_Fabrizio Stelluto_Dennis Coppe_Giannantonio Coppe (Pro Loco Segusino)

Sabato 7 gennaio i soci Argav tornano a Segusino (TV) per la tradizionale visita al Presepio Artistico e al territorio. Un bel momento per iniziare l’anno assieme in spirito associativo, grazie all’eccezionale ospitalità degli amici e soci onorari segusinesi.

Programma. Alle ore 9.30 ritrovo nel centro del paese, visita al Presepio Artistico Natale 2022, dal titolo “Normalità”; ore 10.30 visita all’agriturismo “Riva dei Coz” e al locale allevamento di oche;ore 11.30 visita al caseificio Stramare Dario e Saverio; ore 13 pranzo a base di spiedo, cucinato da Manolo, in un casolare tra i vigneti di San Vito di Valdobbiadene, storica tappa dell’evento “Ndar par Spei“; ore 15 visita alla cantina “Cà dei fiori” di Valdobbiadene (TV). Rientro.

2-4 e 9-11 settembre 2022, Asiago (VI) ospita in due fine settimana la 10^ edizione di Made in Malga 

Foto Made in Malga

Fervono i preparativi per la decima edizione di Made in Malga, manifestazione che si rivolge ai tanti appassionati dell’arte casearia. Dopo l’edizione “smart” dello scorso anno, Made in Malga  torna con il format completo, con tutte le attività. Tanti gli appuntamenti per gustare i sapori della montagna: dalla mostra mercato con espositori da tutte le regioni italiane alle masterclass, ovvero le degustazioni guidate di formaggi e vini d’alta quota; dai laboratori dell’artigiano alle escursioni sulle montagne dell’Altopiano di Asiago 7 Comuni, dagli appuntamenti dedicati ai bambini alle proiezioni di film a tema. In contemporanea a Made in Malga nei giardini di Piazza Carli, si svolgerà il Mountain Beer Festival dedicato alle birre artigianali di montagna dove parteciperanno 10 birrifici dell’arco alpino italiano.

Nel bistrot del Consorzio di Tutela Formaggio Asiago si potrà gustare il formaggio Asiago DOP in diverse stagionature e piatti gourmet. Per la prima volta, quattro chef dell’associazione JRE (Jeunes Restaurateurs D’Europe) si avvicenderanno per proporre piatti creativi col formaggio Asiago nell’Asiago Bistrot: Alberto Basso del ristorante Trequarti, di Val Liona (Vicenza) e Davide Botta del ristorante l’Artigliere di Isola della Scala (Verona) nel primo weekend, e nel secondo Renato Rizzardi de La Locanda di Piero di Montecchio Precalcino (Vicenza) e Paolo Trippini del ristorante Trippini di Civitella del Lago-Baschi (Terni). In particolare, sabato 3 settembre, alle ore 16.30 ci sarà il primo show cooking Asiago Dop Prodotto della Montagna, con degustazione e dolce gourmet, la pannacotta all’Asiago DOP, proposto dallo chef Alberto Basso; sabato 10 settembre, alleore 16.30, secondo show cooking dedicato al formaggio Asiago DOP Prodotto della Montagna con degustazione e tributo di un primo piatto di grande tradizione rivisto dallo chef Paolo Trippini,  il risotto con estratto di cicoria, fonduta di Asiago DOP Prodotto della Montagna Mezzano e polline in fiore.

La manifestazione è organizzata da Guru Comunicazione e dal Consorzio Tutela Formaggio Asiago con la collaborazione con il Comune di Asiago e i mandamenti delle associazioni di categoria dell’Altopiano Ascom, Coldiretti e Confartigianato. Partecipa alla manifestazione il Consorzio Parmigiano Reggiano con il prodotto di montagna. “Made in malga è a manifestazione più importante per Asiago e per l’Altopiano. Rappresenta la migliore vetrina per comunicare tutto il grande lavoro di questa comunità fatta di agricoltori, allevatori, produttori, stagionatori, commercianti, albergatori, un’unica grande filiera che per noi significa famiglia”, ha riferito Nicola Lobbia, assessore al Commercio e Turismo Comune di Asiago. Ulteriori info: www.madeinmalga.it www.facebook.com/madeinmalga www.instagram.com/madeinmalga

Fonte: Servizio stampa Guru Comunicazione/Consorzio Tutela Formaggio Asiago

18-22 luglio 2022: con Wigwam un ponte gastronomico tra Italia e Turchia

Efrem Tassinato 13 novembre 2021

Nell’ambito del programma di interscambio internazionale tra le Comunità Locali equo-sostenibili Wigwam, nei prossimi giorni – col sostegno del programma EU per il dialogo nella società civile – una delegazione di operatori della cultura, del turismo e della ristorazione della Turchia sarà a Padova e Venezia.

Il programma inizierà lunedì 18 luglio con una visita a piedi e in barca alle attività della Comunità Locale Wigwam di Venezia. Martedì, 19 luglio, facendo base ad Abano Terme (PD) si terrà il workshop dedicato alla cucina della regione di Adana con chef turchi da remoto e chef italiani presso i loro ristoranti in Italia. Attività cui potranno collegarsi quanti altri richiederanno il link di connessione a direzione@wigwam.it. La delegazione sarà quindi in visita guidata al patrimonio agro-alimentare, ambientale e culturale nel territorio del Parco Naturale Regionale dei Colli Euganei e impegnata in incontri con istituzioni e consorzi dell’area termale.

Mercoledì 20 luglio, col supporto della Comunità Locale Wigwam della città di Padova, la delegazione sarà accolta al Palazzo Municipale cui seguirà una visita guidata al Palazzo della Ragione e un incontro coi responsabili settore turismo di Padova. La visita ad alcune attività artigianali e commerciali del settore alimentare di alta gamma nel centro storico, introdurranno all’incontro presso la Camera di Commercio di Padova dove sarà ricevuta da Roberto Crosta, segretario generale, Laura Favaretti, responsabile Padova Convention & Visitors Bureau (Consorzio DMO – Destination Management Organization Turismo Padova) e da Andrea Galeota, responsabile del Servizio Promozione. In serata, infine, tappa conclusiva alla sede nazionale di Wigwam presso il Circolo di Campagna Arzerello di Piove di Sacco, dove sarà il presidente Efrem Tassinato, socio Argav e tesoriere Unaga (nella foto in alto), a fare gli onori di casa e a guidare il gala sull’aia con la presentazione della delegazione e dell’offerta di prodotti tipici e della cucina tradizionale dei Monti del Tauro (Turchia) e viceversa, a rappresentanti del Triveneto del mondo dell’enogastronomia, del turismo, della cultura e delle istituzioni con  anche la degustazione di piatti turchi e preparazioni della cucina locale veneta.

Fonte: Servizio Stampa Wigwam

Museo etnografico delle Dolomiti, una meravigliosa scoperta, a partire dal Giardino delle rose “narranti”, che domenica 29 maggio sarà in festa!

soci argav museo etnografico dolomiti

(di Marina Meneguzzi, consigliera Argav) A Seravella di Cesiomaggiore, paesino tra Belluno e Feltre, c’è una realtà museale che i soci Argav hanno avuto la possibilità di conoscere sabato 21 maggio scorso e di cui raccomandiamo vivamente la visita. Si tratta del Museo Etnografico delle Dolomiti, struttura di riferimento della rete dei musei della Provincia di Belluno, diretta da Cristina Busatta. E’ davvero uno scrigno di tesori della cultura popolare bellunese, con reperti ben esposti, anche con effetti multimediali, nei tre piani dell’edificio, un tempo villa di campagna del conte Alteniero Avogadro degli Azzonia.

Interno museo etnografico Dolomiti

Un’esposizione sorprendente. Parte della ricca collezione è esposta in mostre temporanee nell’annesso rustico, ma la gran parte è allestita in modo permanente in 18 sezione tematiche, i cui contenuti sono arricchiti da interviste raccolte da Daniela Perco, ideatrice ed ex conservatrice del museo: dalle consuetudini alimentari dell’area, dall’emigrazione obbligata per sbarcare il lunario – magnifica la sezione dedicata alle balie da latte, tra cui anche quelle di personaggi noti come il regista Luchino Visconti e casa Savoia –, esperienza dolorose che comunque ha avuto il merito di allargare gli orizzonti della gente del luogo; ed ancora, la sezione dagli attrezzi per cercare di alleviare la fatica di muoversi e lavorare in pendenza,  a quella dedicate alle fiabe, leggende, canti e musiche, alla sezione a tema animali selvatici e domestici (incredibile sentire i tanti e diversi modi con cui le donne chiamavano a sé il pollame) e saperi vegetali.

Daniela Perco Museo Etnografico Dolomiti

Esperienza sensoriale. Altra importante sezione della mostra, in continuo divenire ed in continuo fiorire tra metà maggio a metà giugno, è i Giardino pensile delle rose antiche che si sviluppa intorno al museo circondato da un muro, con un piccolo berceau da cui si spazia con lo sguardo sulla Val Belluna e sulle montagne dolomitiche che la incorniciano. E’ un luogo speciale in cui si possono ammirare oltre 300 rosai, tra cui primeggiano numerose varietà di rose antiche, raccolti a partire dal 1997 nel territorio della provincia di Belluno. Nato da una proposta di Daniela Perco (nella foto in alto), il giardino ha trovato concreta realizzazione attraverso un lavoro certosino di riproduzione, per talea o margotta, di varietà di rose antiche presenti nelle case contadine, nelle ville, nelle canoniche della provincia, grazie anche all’instancabile impegno di Alida Dal Farra, dipendente provinciale nonché appassionata di rose e Renato dal Cin, volontario del Gruppo Folklorico di Cesiomaggiore, associazione la cui collezione di oggetti è divenuta corpus essenziale dell’allestimento museale e che contribuisce attivamente alla manutenzione del giardino, insieme al sostegno tecnico di un’azienda privata locale. Il restauro delle strutture murarie è opera della Comunità Montana Feltrina, con il prezioso apporto dell’Amministrazione Provinciale di Belluno.

Feste delle rose. Nessuno dei rosai presenti è stato comprato: alcuni erano già presenti nella villa, altri provengono da diverse località del Bellunese, altri ancora sono legati a vicende di emigrazione. Tutti celano una storia legati agli abitanti del luogo. Per valorizzare il giardino, vengono organizzate periodicamente delle iniziative, come i corsi di disegno botanico sulle rose antiche, conferenze ed altri eventi. Tra questi, la Festa della rose, in programma domenica 29 maggio, con visite guidate e attività per bambini e adulti (per ulteriori informazioni, potete contattare il numero di telefono 0437/959162, o consultare il sito Internet del Museo). Da non perdere!

È online il calendario 2022 per le visite alle cantine della Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene

Visit Cantina 2022

Conoscere da vicino i produttori e il territorio iscritto nel Registro Nazionale del paesaggio rurale storico: questa l’opportunità offerta da “Visit Cantina”, iniziativa della Strada del Prosecco, la strada del vino più antica d’Italia, immersi nel paesaggio Patrimonio dell’Umanità UNESCO, per conoscere i vini prodotti nelle storiche colline di Conegliano Valdobbiadene: il Conegliano Valdobbiadene Docg e Cartizze Docg in primis, ma anche i meno conosciuti, Bianco e Rosso dei Colli di Conegliano Docg, i passiti Docg Refrontolo e Torchiato di Fregona e l’autoctono Verdiso Igt. L’iniziativa si svolge nel corso dell’anno. Il calendario, disponibile sul sito dell’associazione, prevede alcune cantine aperte ogni giorno, con la possibilità di visite guidate e degustazioni.

Fonte: servizio stampa Strada del Prosecco e vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene

27-29 gennaio 2022, a Padova si parla di cammini e patrimonio rurale con rurAllure 

Turismo rurale

Dal 27 al 29 gennaio 2022 l’Università di Padova ospiterà ricercatori, università e istituzioni provenienti da tutta Europa per parlare di ripresa del turismo in fase post Covid. In particolare, ci si concentrerà sul patrimonio rurale che le principali rotte di pellegrinaggio in Europa offrono lungo i loro itinerari. Si tratta di una delle iniziative promosse da rurAllure, il progetto triennale finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio rurale situato in prossimità degli itinerari culturali e delle vie di pellegrinaggio.

I 4 progetti. Durante l’evento, verranno presentati i progressi e le prossime fasi di sviluppo dei quattro progetti pilota che compongono l’area di ricerca di rurAllure, lanciati ufficialmente nel mese di giugno 2021: dal patrimonio letterario lungo il Cammino di Santiago, ai siti termali di origine etrusca e romana lungo le tre rotte che conducono a Roma (ovvero la Via Francigena, la Via Romea Germanica e la Via Romea Strata), passando per il patrimonio etnografico sulla rete scandinava di Sant’Olav, fino alla ricchezza naturalistica che un pellegrino può scoprire lungo il cammino di Maria Ut, che attraversa l’Europa orientale e i Balcani, tra Ungheria, Slovacchia e Transilvania.

La città di Padova è tata scelta per questo importante meeting internazionale in quanto il Veneto è una zona nota per il suo patrimonio artistico, storico e termale, nonché una delle sei regioni italiane attraversate dalla via Romea Strata. Con i suoi 1.400 km (solo in Italia), si tratta del più vasto e vivo sistema di strade di un pellegrinaggio antico diretto verso Roma, ancora oggi percorribile. Lungo questa via millenaria è possibile immergersi nella storia e nella natura per scoprire alcuni dei siti termali utilizzati già da Etruschi e antichi Romani per le loro attività terapeutiche. Padova e la sua provincia, in particolare da Battaglia Terme a Candiana, è percorsa dalla via Romea Strata, nel suo tratto Romea Annia.

Il turismo lento. I pellegrini costituiscono un asset importante per il turismo in epoca post-Covid, considerato il crescente interesse per le attività all’aria aperta; a loro volta, le aree intorno alle vie di pellegrinaggio sono dei luoghi ideali per realizzare nuove esperienze culturali e dare nuovo valore al turismo di prossimità. In Italia, il connubio tra patrimonio termale e vie di pellegrinaggio rappresenta una carta vincente all’interno della promozione del turismo sostenibile, un vero trend dall’estate 2020: ne sono un esempio tangibile i numerosi siti termominerali localizzati in tutta Italia lungo la via Romea Strata, come Montegrotto Terme, per restare nel Padovano, o lungo la via Francigena in Toscana, con Saturnia e San Casciano, solo per citarne alcune.

Fonte: Servizio stampa rurAllure

Segusino: scommessa (quasi) vinta

Agriturismo Riv dei Coz Segusino con soci Argav

(di Fabrizio Stelluto, presidente Argav) Quando decidemmo di fare soci onorari Carlo Stramare e Denis Coppe da Segusino, borgo in povincia di Treviso, fu soprattutto per ringraziarli della bella collaborazione instaurata anno dopo anno; dopo un anno di assenza pandemica, tornati nella località trevigiana per l’ormai tradizionale visita al sempre affascinante presepio artistico (tema di quest’anno: “Mi curo di te”, nella foto sotto il particolare della Natività ed. 2021), ci siamo invece accorti di avere anticipato un riconoscimento dovuto ad un obbiettivo caparbiamente raggiunto dal manipolo di volontari, che ruotano attorno all’Associazione Amici del Presepio ed alla Pro Loco: risvegliare il protagonismo di una comunità, fortemente condizionata dall’emigrazione e dalla crisi dell’occhialeria. Senza nulla togliere al ricordo di un passato ancora fortemente presente e che proprio nel 2022 sarà ufficialmente celebrato, hanno saputo aprire l’orizzonte, grazie anche al coinvolgimento di una rinnovata amministrazione comunale, che ha nella sindaca, Gloria Paulon, un’imprenditrice con una visione di prospettiva.Natività Segusino 2021

Certo, i numeri sono ancora piccoli, ma molti sono i segnali di un’aria nuova, che si respira nella località, che si estende “in verticale”: dall’area camper alle prime strutture ricettive (molto bella la riqualificazione strutturale dell’odierno agriturismo “Riva dei Coz”, nella foto sopra) fino al grande progetto per il recupero del borgo di Stramare.

Ora si apre un’altra sfida: mantenere la nuova politica di attrattività turistica ancorata agli obbiettivi di crescita del territorio e delle sue peculiarità umane e produttive: pur di fronte alla miriade di incombenze, che ricadono su una piccola amministrazione locale (circa 1800 anime), è importante insistere nel coinvolgimento della comunità residente per “fare sistema”, evitando il rischio di diventare solo palcoscenico per attività anche di prestigio, ma slegate dal contesto. A fare la differenza è l’anima di un territorio; a Segusino è palpabile nell’impegno di alcuni, ma è solo insieme che si può andare lontani.

26 novembre 2021, alla serata Argav-Wigwam, accreditata anche come corso di formazione giornalisti dal Sindacato dei giornalisti Veneto, si parlerà di cammini e camminanti, “Le vie dello Spirito”

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Venerdì 26 novembre p.v. alle ore 19.00 i soci Argav torneranno ad incontrarsi al circolo di campagna Wigwam ad Arzerello di Piove di Sacco (PD) in via Porto 8, per parlare di “Cammini e camminanti, le vie dello Spirito”.

A coordinare i lavori della serata sarà Romina Gobbo, giornalista e consigliere Argav. Gli interventi saranno a cura di: don Raimondo Sinibaldi, presidente Fondazione Homo Viator- San Teobaldo, Alberto Sfriso, project event manager  “Antonio 20-22”, Daniela Castiglione, comitato Fare Rete. Interverranno da remoto: Avelio Martini, responsabile relazioni  internazionali  Rete Wigwam, Andrea Spinelli, camminante ed autore del libro “Se cammino, vivo”, Marco Boscarato, camminante e ristoratore, Sandro Buzzatti, camminante ed attore. La serata, aperta a tutti con Green Pass, è accreditata come corso di formazione  dal Sindacato dei Giornalisti Veneto; giornalisti e giornaliste sono invitati ad iscriversi attraverso la piattaforma Sigef (corsi terzi, 2 crediti). Foto in alto: Tarvisio-Monte Lussuri, tappa della Romea Strata (credits sito Romea Strata)

Sino al 19 settembre 2021, a Nogara (VR) ritorna la “Festa del riso co’ le nose”, manifestazione che unisce tipicità e tradizione

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Si svolgerà sino al 19 settembre 2021 nel parco di Villa Raimondi a Nogara (VR) la 35^ edizione della “Festa del riso co’ le nose”, organizzata da Nogara Eventi in collaborazione con il Comune e con il patrocinio di Provincia e Coldiretti Verona. La manifestazione si svolgerà anche quest’anno in forma ridotta, a causa delle normative anti Covid-19 ma prolungata di un fine settimana rispetto alla durata consueta. All’ingresso della manifestazione sarà misurata la temperatura a ciascun visitatore e sarà controllato il Green Pass.

«Abbiamo predisposto un piano per la sicurezza sanitaria molto rigoroso», ha spiegato Massimo Andreoli, presidente dell’associazione che cura l’evento, «tutti coloro che accederanno alla rassegna saranno registrati e dovranno indossare la mascherina tranne quando saranno seduti a tavola. Per ridurre al minimo i rischi da contagio abbiamo pensato anche a un servizio al tavolo in modo che nessuno si debba alzare per andare a prendere da mangiare o da bere. All’interno della tensostruttura dobbiamo ospitare al massimo 170 commensali e 30 persone dell’organizzazione».

Il 16 settembre alle 19,30 è organizzata da Coldiretti Verona una tavola rotonda dal titolo «L’agricoltura del futuro. Prepariamoci alle nuove sfide». Interverranno dopo i saluti del sindaco Pasini, Daniele Salvagno, presidente di Coldiretti Verona; Marco Poltronieri, assessore all’agricoltura del Comune di Nogara; Michele Marani, direttore del Codive e Simone Costantini, tecnico agronomo. Moderatrice sarà Franca Castellani, vicepresidente di Coldiretti e presidente del Consorzio Veronatura che gestisce i mercati a km zero di Campagna Amica – Coldiretti Verona.

Il programma festa prevede ogni sera alle 21.30 intrattenimenti, le cucine saranno gestite alternativamente dagli Alpini il 10, 11 e 12 settembre – 17,18 e 19 Settembre. Il menù di tutte le serate e dei pranzi delle domeniche prevede come piatto principe il tradizionale risotto co’ le nose oltre altre pietanze della tradizione veronese quali il risotto alla nogarese. Per accedere alla festa è obbligatorio prenotare telefonicamente oppure inviare un messaggio WhatsApp al numero 3357627252 per consentire a Nogara Eventi di coordinare le presenze del pubblico ed evitare assembramenti.

Fonte: Servizio stampa Coldiretti Verona