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Colli Euganei premiati con la Carta Europea del Turismo Sostenibile

Parco Colli Euganei

Il riconoscimento come area protetta accessibile premia anche l’impegno e il lavoro degli operatori agrituristici e delle centinaia di agricoltori di tutta la zona, impegnati quotidianamente nell’accoglienza degli ospiti e nella promozione del  territorio. E’ il commento di Coldiretti Padova alla novità annunciata dall’assessore regionale all turismo Federico Caner in occasione del riconoscimento della Carta Europea del Turismo Sostenibile nelle are protette ottenuta dal Parco dei Colli Euganei

Tra gli assi strategici che hanno accompagnato il progetto premiato dall’Europa spiccano la valorizzazione dei prodotti tipici e della cucina euganea, la manutenzione del territorio, la realizzazione di esperienze inclusive e accessibili, il dialogo con le comunità locali. Tutti ambiti, sottolinea Coldiretti Padova, nei quali sono attivi sia gli oltre 120 agriturismi dell’area euganea che gli agricoltori impegnati nelle attività di vendita diretta, fattoria didattica, promozione delle tipicità del territorio. Massimo Bressan, presidente di Coldiretti Padova ricorda che “il presidio degli agricoltori nelle aree come i Colli Euganei o altri angoli della provincia permette di promuovere nuovi flussi turistici come coesione tra città e campagna in una logica di nuove geografie territoriali. Gli agriturismi e con essi le aziende agricole svolgono una funzione vitale sul territorio dei Colli Euganei e contribuiscono a qualificare l’offerta turistica e ricettiva proprio in un’ottica di sostenibilità e accessibilità, privilegiando un’accoglienza a misura di famiglie e di turisti alla ricerca di un contatto vero e genuino con l’ambiente naturale, con i gusti e le eccellenze dei nostri Colli Euganei. L’agriturismo è stato particolarmente colpito durante l’emergenza sanitaria ma ha saputo ripartire di slancio e qualificare la propria offerta. Ora questo riconoscimento conferma che siamo sulla strada giusta”.

Fonte: Servizio stampa Coldiretti Padova

23 Ottobre 2022, a Battaglia Terme (PD) in programma la giornata “Dalle cave ad un’economia Green, 50 anni dalla legge che ha salvato i Colli Euganei”, con escursione e dibattito

Schermata 2022-10-20 alle 18.55.53 Domenica 23 ottobre 2022 a Battaglia Terme (Pd), in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, è in programma un’escursione al Monte delle Croci e un convegno al Centro Bachelet, in ricordo della battaglia per la chiusura delle cave dei Colli Euganei, avvenuta grazie alla legge del 1971. L’episodio fu prodomo della nascita di Wigwam, oggi a valenza internazionale, che fu tra le prime associazioni ecologiste ad esordire in Italia e che oggi è l’unica in Veneto riconosciuta dal Ministero della Transizione Ecologica quale Associazione di Tutela Ambientale a valenza Nazionale ai sensi dell’art. 13 della Legge n. 349/86. La giornata, dal titolo “Dalle cave a un’Economia Green, 50 anni dalla legge che ha salvato i Colli Euganei”, vuole offrire una visione prospettica sul futuro dell’area euganea, senza peraltro dimenticare, e semmai valorizzare, che qui si è stata generata la prima legge di tutela ambientale italiana. Un provvedimento che ha fatto scuola e che continuerà ad essere esempio e punto di riferimento per il futuro. L’escursione inizierà alle ore 15:30 presso l’area Bar Fiore – Parco ex cava Monte Croci, nella zona dov’era l’antica Abbazia di Santa Maria del Monte delle Croci. Alle ore 18:00, presso il Centro Bachelet, si svolgerà l’incontro con testimonianze di ieri e di oggi e un brindisi finale. Saranno presenti: Gianni Sandon e Franco Sandon, già rispettivamente presidente e vicepresidente dei Comitati Difesa dei Colli Euganei; Claudio Pedron, presidente dell’Associazione La Vespa di Battaglia Terme; Christianne Bergamin del Comitato Lasciateci Respirare e portavoce delle Associazioni Ambientaliste della Comunità del Parco dei Colli Euganei; Renato Malaman, giornalista, socio Argav, coautore del volume “I Colli ritrovati”; Toni Mazzetti, naturalista e coautore del volume “I Colli ritrovati” ed infine Efrem Tassinato, fondatore e presidente di Rete Wigwam, socio Argav, già vicepresidente del Comitato Difesa Colli Euganei di Padova. La partecipazione è libera ed aperta a tutti. Info e adesioni: La Vespa, info@lavespa.org +39 340 9889232 (Giacomo); Wigwam, direzione@wigwam.it +39 333 3938555 (Efrem). Cinquant’anni fa la legge 1097/71, cosiddetta “Romanato-Fracanzani” salvò i Colli Euganei dalla distruzione, imponendo la chiusura immediata di una settantina di cave allora in attività. Fu la prima legge in materia di tutela ambientale varata dal Parlamento italiano. L’escursione proposta ha come suggestivo teatro la ex Cava del Monte delle Croci di Battaglia Terme, dove iniziò la battaglia civile (avviata da Comitati di giovani) che portò alla legge. Iniziò dalla protesta per la demolizione di ciò che rimaneva di un monastero millenario. L’escursione sarà guidata da alcuni protagonisti dell’epoca. La legge 1097/71 ha il merito di aver contribuito a cambiare la sensibilità verso l’ambiente (e non solo sui Colli Euganei) e, attraverso un’agricoltura di eccellenza (vino, olio) e nuove forme di turismo, a dare significato al concetto di sostenibilità. Che ora è al centro della candidatura dei Colli Euganei (oggi area protetta da un parco regionale) a un riconoscimento Unesco. Fonte: Servizio comunicazione Wigwam

Domenica 22 maggio 2022, ore 18, al “Manegium” di Fratta Polesine (RO) si parla dell’impegno profuso da Giuseppe Romanato per l’ottenimento della legge 1097/71 che salvò i Colli Euganei

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Il socio Argav Giorgio Pavan ha organizzato a Fratta Polesine (RO), nella sede del “Manegium” (via Riviera Scolo 11), alle ore 18,  l’incontro “I Colli Euganei salvati, la legge 1097/71 cinquant’anni dopo e l’impegno di Giuseppe Romanato“, originario proprio di Fratta Polesine.

Programma. Dopo la presentazione di Adriano Azzi, sono previsti gli interventi del giornalista Renato Malaman, Gianni Sandon, del Comitato difesa Colli Euganei, Gianluigi Ceruti, ex parlamentare e Carlo Fracanzani, ex ministro e coautore, insieme a Giuseppe Romanato, della legge 1097. Le conclusioni saranno affidato a Gianpaolo Romanato.

Venerdì 29 aprile 2022, al Wigwam di Arzerello di Piove di Sacco (PD) corso di formazione giornalisti dedicato ai capisaldi della tutela ambientale in Veneto

Parco Colli Euganei

Venerdì 29 aprile, dalle ore 18.30 alle ore 20.30,  i soci Argav si incontreranno al circolo di campagna Wigwam ad Arzerello di Piove di Sacco (PD) per il corso di formazione per giornalisti “50 anni e non sentirli: i capisaldi della tutela ambientale nel Veneto”. L’incontro è aperto anche al pubblico (su prenotazione), nel rispetto delle normative anti Covid. Per l’attribuzione ai giornalisti dei crediti formativi è obbligatoria l’iscrizione sul sito www.formazionegiornalisti.it.

L’incontro ripercorrerà la storia della legge 1097/71 “Romanato – Fracanzani”, la prima varata dal Parlamento italiano in materia di tutela ambientale, che salvò dalla distruzione i Colli Euganei e fu frutto di una battaglia civile esemplare. Racconterà inoltre la nascita della rete ambientalista Wigwam, fondata 50 anni fa e quindi tra le prime eminentemente ecologiste, nate in Italia a nel mondo; unica con origine in Veneto, tra quelle riconosciute con decreto ministeriale, quale associazione di tutela ambientale a valenza nazionale.

Programma. Ore 18.30 – Saluti: Ordine Giornalisti Veneto/Sindacato Giornalisti Veneto Fabrizio Stelluto, presidente Argav. Relatori: Renato Malaman, giornalista, “Dallo sfruttamento alla tutela: mezzo secolo fa una legge audace fermò le cave e avviò la valorizzazione degli Euganei”; Gianluigi Ceruti, avvocato, “Dalla legge 1097/71 per la tutela dei Colli Euganei alla legge quadro 394/91 sulle aree protette italiane”; Efrem Tassinato, giornalista, fondatore e presidente Wigwam Clubs Italia, “Nel 1971-72 piantammo foreste e germogliarono coscienze. Non ci siamo mai fermati, siamo i Wigwam”. Coordinatrice: Marina Meneguzzi, giornalista, direttivo Argav.

Convivio finale. Al corso seguirà il consueto momento conviviale, anticipato (ore 20.30 ca.) dagli interventi di Federico Capovilla di “Verza Salumi e Aurum Verza” – Cogollo del Cengio, che presenterà la produzione dei salumi artigianali dell’Alto Astico e Posina, nonchè il nuovo prodotto “Il Cengio” e la nuova linea Aurum Verza, unica al mondo. Simone Dal Cotivo del birrificio artigianale “Il Birrone”  – Isola Vicentina, che illustrerà la storia e le caratteristiche della produzione e parlerà di un mondo di “birre felici”.

Direttivo Argav. Si riunirà prima del corso di formazione, a partire dalle ore 16.30.

I giornalisti Argav alla scoperta di Montagnana e del prosciutto Veneto Berico-Euganeo

Attilio Fontana, presidente prosciuttificio Fontana, insieme ai giornalisti Argav

(di Pietro Bertanza) E’ risaputo, il prosciutto crudo resta uno dei must dell’agroalimentare italiano, specialmente se Dop (denominazione di origine protetta). Proprio per questo l’apertura della stagione 2010 delle uscite tecniche dei giornalisti Argav si è svolta presso il prosciuttificio Attilio Fontana di Montagnana (Padova). Un prosciuttificio che produce cosce d’alta gamma – ha esordito il presidente Attilio Fontana – e che non ha risentito molto della crisi, in quanto capace di ricavarsi un mercato di nicchia. Il presidente ha proseguito spiegando ai giornalisti, provenienti da tutto il Veneto e Trentino-Alto Adige, l’importanza della scelta delle materie prime. Infatti per i loro prosciutti eseguono un’accurata selezione delle cosce. Cosce di maiali nati e allevati in sole 11 regioni del Nord-Centro Italia.

La stagionatura al prosciuttificio Attilio Fontana

Il segreto del prosciutto Fontana. La visita è continuata all’interno del prosciuttificio, dove Fontana ha illustrato le varie fasi per ottenere dei prosciutti di alta qualità. La selezione delle cosce avviene al momento del loro arrivo dal macello, «si valutano più di 15 parametri – ha proseguito Fontana – tra cui la consistenza, il colore, l’altezza del grasso (fondamentale per il processo di stagionatura), la mancanza di ematomi, ecc». Dopo l’arrivo in azienda e dopo aver superato la dura selezione, la coscia viene lavorata per perdere l’acqua e il sangue che contiene, al fine di permetterne la conservazione. A questo scopo è posta in cella di salatura dove resta, al massimo, 15 giorni. Il nostro cicerone ci svela anche il segreto del mestiere: nel prosciuttificio Fontana, per ogni Kg di coscia fresca questa deve stare 1 giorno sotto sale (la quantità di sale occorrente è quindi bassissima). La coscia viene nuovamente lavorata, sempre per aiutare la perdita di acqua e sangue, e posta in una nuova cella dove l’umidità è un po’ più alta rispetto alla prima cella. Dopo questo passaggio inizia la vera stagionatura in un locale con temperatura e umidità controllata. Qui le cosce restano come minimo 16 mesi (12 sono quelli previsti dal disciplinare Dop) e, se la coscia è all’altezza, sino a 18 mesi per il prosciutto riserva.

foto di gruppo giornalisti Argav davanti al Duomo di Montagnana

La città di Montagnana. La giornata è proseguita con la visita alla cittadina di Montagnana. L’ufficio turistico ha voluto presentare ai giornalisti agroambientali le opere della città murata partendo dal Duomo, intitolato a Santa Maria Assunta. Nella splendida chiesa si possono ammirare due affreschi del Giorgione. Proprio nel 2010 ricorre il 500° dalla morte del famoso pittore e la città ne approfitta per fare i dovuti festeggiamenti. Dopo la visita alla chiesa di Montagnana la guida ha accompagnato gli attenti auditori a visitare il cortile del castello di San Zeno e la splendida torre. Edificio militare più antico della città, che domina dall’alto dei suoi 38 metri e rappresenta una delle caratteristiche salienti della cinta fortificata.
Ultimo appuntamento dell’intensa mattinata è stata la tappa nell’enoteca Tomanin con un prelibato menu degustazione dove, ovviamente, il prosciutto Veneto non poteva mancare.

Non resta che dare appuntamento al prossimo incontro tecnico alla scoperta dei saperi e sapori delle nostre Terre.

(si ringraziano per le foto Emanuele Cenghiaro e Mirka Cameran)

16 Comuni tra Colli Berici ed Euganei uniti nel produrre un alimento di grande tradizione. Il Consorzio del Prosciutto Veneto nasce a Montagnana nei primi anni Settanta per iniziativa di alcuni produttori locali ed ha il compito di tutelare e promuovere il Prosciutto che in questa zona viene lavorato e stagionato secondo antiche usanze e tradizioni. Il riconoscimento internazionale più importante e di cui pochi prodotti in Europa possono fregiarsi arriva nel 1996: l’Unione Europea assegna al Prosciutto Veneto Berico Euganeo la D.O.P., ossia la Denominazione di Origine Protetta, marchio che garantisce lo strettissimo legame tra la produzione ed il territorio. L’area di produzione si estende su 16 comuni posti tra i Colli Berici ed Euganei, con Montagnana che ne è il centro più rinomato e sede del Consorzio (Fonte: http://www.fdlstudio.it)