Lo scorso 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, avevamo dedicato un post ad un evento organizzato a Venezia dall’Istituto Veneziano per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea con il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto in ricordo di due giornalisti veneziani, Emilio Scarpa e Bonaventura Ferrazzutto, morti nel 1944 nel lagher di Mauthausen. In quell’occasione, il socio ARGAV Fabrizio Ferrari, assistente ordinario di Sociologia dell’organizzazione del lavoro all’Università di Padova, aveva parlato dei due colleghi eroi per ricordarne le gesta, sconosciute ai più. E con grande gioia, Fabrizio Ferrari ci informa che: “Fortunatamente, la memoria esiste ancora, visto che il 2 giugno p.v. Venezia intitolerà loro due vie, un atto dovuto a chi ha combattuto vent’anni contro il Fascismo ed è morto a Mauthausen per dare dignità e libertà al popolo italiano”.
Ossigeno per l’Informazione. Ci uniamo alla soddisfazione del socio Fabrizio Ferrari di vedere riconosciute le straordinarie testimonianze di vita di Scarpa e Ferrazzutto, colleghi che hanno sacrificato la loro vita, come purtroppo succede ancora oggi in tante parti del mondo, per amore della verità e della libertà. A questo riguardo, ricordiamo il rapporto dell’Associazione Mondiale dei Giornali ed Editori (Wan-fra), che ha denunciato la morte di 56 giornalisti avvenuta nel 2010 nell’arco di pochi mesi, e che nell’ultimo rapporto di “Ossigeno per l’Informazione”, osservatorio sui giornalisti minacciati e sulle notizie oscurate con la violenza istituito dalla Federazione Nazionale della Stampa, si parla di 78 episodi di minacce e intimidazioni verificatesi in Italia nel 2009-2010 e che hanno coinvolto circa 400 giornalisti.
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