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28 aprile 2023, ad Arzerello di Piove di Sacco (PD) il corso di formazione giornalisti dal tema”La fauna selvatica, vittima e protagonista delle trasformazioni ambientali”, iscrizioni entro oggi

Lupo Lessinia

Argav, l’Ordine dei Giornalisti del Veneto, il Sindacato regionale dei Giornalisti, in collaborazione con Veneto Agricoltura e il Circolo di Campagna Wigwam di Arzerello (Pd), organizzano venerdì 28 aprile (ore 18:30-20:30) ad Arzerello di Piove di Sacco (Pd) presso il Circolo Wigwam, un focus di approfondimento sulla fauna selvatica. L’incontro, che sarà preceduto dalla riunione del direttivo Argav (ore 16:435), è valido per l’acquisizione dei crediti formativi professionali dei giornalisti (iscrizione entro oggi, giovedì 27 aprile, sulla piattaforma dell’Ordine), ed è aperto anche al pubblico previa iscrizione via mail (argav@fastwebnet.it).

L’incontro intende fare il punto sullo stato della fauna selvatica in Italia, e in particolare nel Veneto e nelle Regioni del Nord Est, territorio alle prese con forti trasformazioni e pressioni, anche di carattere sociale. Il recente fatto di cronaca accaduto nei boschi del Trentino, che ha visto la tragica uccisione di un ragazzo da parte di uno dei numerosi orsi che popolano quelle vallate, ha posto ancor più sotto i riflettori la questione della difficile convivenza tra l’uomo, le sue attività sul territorio e la presenza dei grandi carnivori e altri animali: soprattutto orsi, lupi, ungulati e cinghiali, ma anche cormorani che gravi danni stanno provocando nelle valli da pesca del litorale veneto. Nel corso dell’incontro saranno evidenziati anche alcuni esempi positivi che vedono per protagonista proprio la fauna selvatica: su tutti, il ritorno su alcuni tratti delle coste veneziane – a partire da ValleVecchia di Caorle (Ve) – del fratino, un raro e fragile volatile per la salvaguardia del quale è in corso un importante progetto che vede tra i soggetti partner anche Veneto Agricoltura.

All’incontro di formazione di Arzerello interverranno: Jacopo Richard di Veneto Agricoltura: “Trasformazioni ambientali e impatti delle attività antropiche nel contesto planiziale veneto. Effetti sulla piccola fauna”; Michele Bottazzo di Veneto Agricoltura: “La fauna superiore, impatti con l’uomo e forme di gestione. Focus su ungulati e grandi carnivori”; coordina Renzo Michieletto (vicepresidente Argav e ufficio stampa di Veneto Agricoltura).

Terzo tempo. Successivamente all’incontro di formazione professionale, ci sarà la presentazione del libro “La prima goccia” da parte degli autori, Francesco Moglianesi e Musa Darboe, che racconta una storia di vita, quella proprio di Musa, giovane migrante in fuga dal Gambia verso le sponde d’Europa in cerca di un futuro migliore. Un’opera letteraria che diviene un ponte tra due mondi, apparentemente lontani e forse, invece, più vicini di quanto si possa credere: il villaggio africano di Manduar e la Fattoria Sociale Montepacini, in Italia, due esperienze di vita in cui lo spirito di comunità è forte e sostiene e accompagna i sogni di ragazzi in cerca di speranza. Come Musa. Sarà anche presentata la Comunità Locale Wigwam di Fermo, rappresentata da alcune delle sue componenti che offriranno un piccolo menù degustazione preparato dallo staff del Circolo di Campagna Wigwam di Arzerello insieme agli chef Aurelio Damiani e Edoardo Evandri della Fattoria sociale Montepacini a base di “Ceci e pasta” fatto con grano duro “Ovidio” e ceci, entrambi coltivati dalla Fattoria; “Formaggi e caci” dell’Azienda Agricola Fontegranne; “Bruschetta” con extravergine dell’Oleificio Sassetti; “Vini marchigiani” delle Aziende Vinicola Vittorini e Cantine Rio Maggio. Non è previsto un costo di partecipazione ma solo essere in regola con le quote associative ad Argav e/o Fnsi e all’Associazione Wigwam, con possibilità di rinnovo o nuova iscrizione da regolarizzare anche nell’occasione. L’accettazione di partecipanti sarà fino ad esaurimento dei posti disponibili. Info e prenotazioni: arzerello@wigwam.it WhatsApp +39 333 3938555

Fauna selvatica, proposta del Veneto alla Conferenza delle Regioni di modifica della legge per cambiarne il focus, da protezione a gestione degli animali

terreno in Lessinia rimestato dai cinghiali

L’assessore regionale all’Agricoltura Giuseppe Pan, a nome della Regione Veneto, ha presentato alla Commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni la richiesta di modificare la legge nazionale 157 che dal 1992 regola la fauna selvatica.

Motivazione. “I danni causati alle attività agricole, ma anche alla pubblica incolumità, da specie nocive come cinghiali, ungulati, cormorani sono purtroppo esperienza ormai comune, non solo in Veneto ma anche in molte altre regioni –ha premesso Pan – Appare pertanto sempre più urgente modificare la legge nazionale che regola la fauna selvatica e passare dal concetto di protezione assoluta ad un approccio dinamico di gestione controllata. Non si tratta di dare il via libera alla caccia tout- court, ma di dare il via, con l’ausilio dell’Ispra e del ministero, a piani di gestione controllata delle specie più nocive, lupi compresi”.

Sullo sfondo – nella richiesta della Regione Veneto di modificare la legge 157 varata 27 ani fa – ci sono le difficoltà del processo di regionalizzazione del personale provinciale dedicato alle attività di controllo e vigilanza in materia di caccia e pesca eil progressivo depotenziamento, innescato dalla riforma Delrio, dell’attività gestionale svolta dai corpi di polizia provinciale. Situazione che sta causando anche conflitti di attribuzione di competenze davanti alla Corte Costituzionale con ricadute negative sulla capacità di controllo della fauna selvatica, in particolare cinghiali, ma anche nutrie, volpi e corvidi.

Sintonia con le associazioni agricole di categoria. “Da parte dei colleghi delle altre Regioni – aggiunge Pan – ho trovato attenzione e disponibilità. Come promesso alle nostre categorie economiche, ho voluto coinvolgere le altre Regioni al massimo livello, per far sentire la nostra voce il più possibile in maniera unitaria e porre al governo di fronte alla necessità di affrontare il problema delle proliferazioni fuori controllo di animali nocivi per l’ambiente e le attività dell’uomo”. La proposta di modifica legislativa della legge 157/1992, elaborata dalla Regione Veneto in sintonia con le associazioni di categoria del mondo agricolo, ultima in ordine di tempo la Cia, punta a sostituire il concetto di “protezione” con quello di gestione, a superare la frammentazione tra diversi ministeri in materia faunistico-venatoria e a distinguere le attività di gestione della fauna selvatica da quelle dell’attività venatoria. La proposta punta inoltre al risarcimento integrale dei danni diretti e indiretti causati da grandi predatori, ungulati e rapaci e l’istituzione di una filiera delle attività di controllo della selvaggina, dai centri di raccolta dei capi uccisi a quelli di lavorazione delle carni e possibile commercializzazione.

Fonte: Servizio stampa Regione Veneto