Nel corso della seduta plenaria di ottobre, il Parlamento Europeo ha approvato a nettissima maggioranza, 559 voti favorevoli, 31 contrari e 26 astensioni, una risoluzione con la quale si chiede che vengano applicate nuove e più severe norme per i materiali che vengono a contatto con gli alimenti, in particolare facendo riferimento agli imballaggi, agli utensili da cucina e alle stoviglie.
Solo 4 su 27 sostanze sono armonizzate a livello UE. Attualmente solo alcuni di questi materiali, come le materie plastiche e le ceramiche, sono stati completamente testati per la sicurezza e la salute pubblica, mentre vernici, smalti, inchiostri e adesivi non sono coperti dalle norme UE e devono ancora essere sottoposti a test. «Il regolamento attuale – spiega la relatrice, Christel Schaldemose (S&D, DK) – permette accordi su 17 sostanze, ma solo quattro di queste, al momento, sono armonizzate a livello UE. Il resto è di competenza degli Stati membri. Solo che la mancanza di regole armonizzate provoca problemi per i consumatori, per le aziende e per le autorità”.
Mercato unico solo nel nome. “In realtà, ciò significa che il mercato unico non è un mercato unico: alcuni paesi hanno standard elevati, altri standard bassi. Sappiamo da vari studi che ciò che si trova nella confezione sta causando problemi di salute. L’UE dovrebbe pertanto rivedere la legislazione vigente. La sicurezza alimentare – conlcude Schaldemose – dovrebbe avere lo stesso significato in tutta l’UE”. Da qui la richiesta del Parlamento alla Commissione Europea di specifiche misure comunitarie anche per carta e cartone, vernici e smalti, metalli e leghe, inchiostri da stampa e adesivi.
Fonte: Asterisco Informazioni
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