“I terreni abbandonati o incolti, insieme ai terreni messi a disposizione dai proprietari pubblici e privati, ed i terreni confiscati alla criminalità organizzata e mafiosa, costituiscono le tre categorie di appezzamenti che verranno catalogati e ridistribuiti dalla Regione ai giovani agricoltori veneti, al fine di ridare vitalità alla coltivazione su queste terre altrimenti improduttive”. A darne comunicazione l’assessore all’Agricoltura Franco Manzato, che ha approvato l’invio in Commissione consiliare per il previsto parere del provvedimento che stabilisce le procedure operative per la creazione della Banca della terra veneta, voluta con la legge regionale 26 dello scorso 8 agosto.
Verso la delimitazione dei terreni agricoli incolti . “Ai Comuni la legge regionale affida l’importante incarico di eseguire il censimento dei terreni – dice Manzato – al fine di inserirli nella Banca della terra veneta, ossia l’inventario completo ed aggiornato, con il dettaglio dei terreni coltivabili e delle aziende agricole di proprietà pubblica o privata”. Al fine di supportare i Comuni nell’operazione di ricognizione, AVEPA – Agenzia Veneto per il Settore Primario – metterà a disposizione i propri database, fornendo indicazione dei terreni che risultano coltivati negli ultimi due anni, nonché di altre informazioni relative all’uso del suolo e alla copertura forestale e di ogni altra informazione utile ai fini del censimento.
Campi incolti, i proprietari hanno 60 giorni di tempo per opporsi. I proprietari o gli altri soggetti conduttori dei terreni individuati come incolti, entro 60 giorni dalla notifica del possibile inserimento nella Banca della terra veneta dei propri terreni, possono opporsi all’inserimento, qualora si impegnino a coltivare direttamente le superfici individuate entro la campagna agraria successiva e presentino il relativo piano di coltivazione, oppure se dimostrano che la mancata coltivazione sia dovuta a cause di forza maggiore indipendente dalla loro volontà, a vincoli ed impegni di natura comunitaria o ad altri vincoli che limitino l’uso agricolo. In assenza di volontà espressa del proprietario o dei conduttori, i terreni saranno inseriti nella Banca della terra veneta e la Regione Veneto potrà assegnarli con bandi per lotti e sulla base di un canone annuo a favore dei proprietari.
Chiunque, ma soprattutto i giovani e chi intende ampliare la propria azienda, potrà fare domanda e partecipare ai bandi, purché presenti un piano di coltivazione per dimostrare l’utilizzo agricolo dei terreni da assegnare. La Banca della terra veneta sarà resa disponibile all’interno del Portale Integrato per l’Agricoltura veneta – PIAVe -.
Fonte: Regione Veneto
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