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In Polesine e a Chioggia (VE), installate bat-box per accogliere i pipistrelli

Bat box Coldiretti Rovigo WWF

Esempio di Bat Box installata nel Polesine nell’ambito del progetto Coldiretti Rovigo WWF

E’ stato lanciato lo scorso 14 maggio dall’azienda agricola Corte Benetti, a Rovigo-Buso, il primo progetto veneto di osservazione e ricerca scientifica sui pipistrelli di ampiezza provinciale, organizzato grazie alla collaborazione di Coldiretti Rovigo e del Wwf. Gli imprenditori agricoli si sono offerti di ospitare nelle proprie aziende un numero variabile di bat-box, le speciali casette di legno per la riproduzione e l’alloggio dei chirotteri. L’osservazione della colonizzazione delle bat-box permetterà agli studiosi di verificare l’utilità delle casette e di analizzare le specie presenti in Polesine, valutandone anche i comportamenti.

Duemila zanzare al giorno nella dieta del pipistrello. “Sono orgoglioso di poter sostenere con convinzione questo progetto – ha dichiarato Fabio Benetti, giovane titolare dell’azienda ospite – perché tutti gli animali hanno un ruolo importante nella vita degli uomini e ne sono parte integrante. Fra l’altro, il pipistrello è grande divoratore di zanzare (ne può mangiare duemila al giorno) e, quindi, contribuisce alla biodiversità del nostro territorio”. Corte Benetti, dove pascolano cinque splendidi cavalli, istallerà una decina di bat-box e diventerà un micro osservatorio comportamentale per pipistrelli.  Mauro Giuriolo, presidente di Coldiretti Rovigo, ha ventilato gli sviluppi del progetto: “Son certo che le nostre aziende di Campagna amica saranno anche amiche dei pipistrelli e sapranno far conoscere ed apprezzare questo piccolo mammifero alle scolaresche, ai gruppi, con serate o attività didattiche. E, comunque, non ci limiteremo ad istallare le bat-box, ma continueremo a monitorare il progetto e a valorizzare la presenza del pipistrello”.

Individuate altre specie. Il presidente del Wwf Rovigo, Eddi Boschetti, ha descritto come si svolgerà il progetto: “Stiamo svolgendo questa ricerca da circa sei anni – ha detto. – Prima di allora sapevamo che in Polesine c’erano tre specie di pipistrelli: l’Albolimbato, il pipistrello di Savi ed il Serotino. Sono le più diffuse e quelle che probabilmente colonizzeranno le nostre bat-box. Proseguendo con le ricerche abbiamo individuato altre specie, alcune rare e interessanti. I pipistrelli – ha spiegato Boschetti – vedono con le orecchie, nel senso che emettono suoni in alta frequenza e dal segnale di rimbalzo elaborano immagini in 3D: praticamente individuano ostacoli o prede dello spessore di un capello anche a notevole distanza. Utilizzando un rilevatore di ultrasuoni – ha spiegato – ed elaborando l’impulso in forma grafica, possiamo stabilire a che specie di pipistrello appartiene”. Infine, Eddi Boschetti ha ricordato che tutte le bat-box sono ecologiche, costruite con legno riciclato ad opera della falegnameria di Ca’ Rossa, comunità terapeutica per persone con disagio mentale, sotto la supervisione di Corrado Carone, volontario del Wwf. Le imprese agricole le hanno acquistate previo contributo volontario che andrà a finanziare il progetto. “Una sinergia a favore di solidarietà e biodiversità – ha detto Eddi Boschetti – come a dire che chi aiuta la natura, aiuta anche l’uomo”.

I luoghi prediletti dai pipistrelli. “Non pensiamo alle bat-box come un sostitutivo dei pertugi di vecchi tetti e fienili – ha concluso il presidente del Wwf – E’ bene che chi possiede queste strutture, cerchi di fare manutenzioni conservative che tengano conto, come prevede la legge, delle esigenze della chirottero fauna. La bat-box può servire in assenza di queste strutture. Fra l’altro, solo alcune specie di pipistrelli alloggiano nelle fessurazioni e nei pertugi. Altre specie hanno bisogno di alberi e anfratti naturali: per questo confido nelle aziende Coldiretti, affinché possano gradatamente reintrodurre siepi e fasce boscate nelle nostre campagne”.

Altre azioni a favore dei pipistrelli. Anche Veneto Agricoltura ha predisposto nella Riserva naturale di Bosco Nordio a Chioggia (Ve), nuovi strumenti didattici e informativi su questa bella realtà, un bosco planiziale, relitto di quanto tappezzava una volta il litorale dell’Alto Adriatico. Si tratta di un nuovo tabellone didattico interattivo che descrive le principali specie di chirotteri (pipistrelli) presenti nella Riserva, l’area situata sul sistema di dune più antico di tutto il litorale veneto compreso tra Chioggia (Ve) ed il fiume Po. Attraverso schede, giochi, suoni e ricostruzioni ambientali i visitatori potranno conoscere alcuni pipistrelli tipicamente legati agli ambienti forestali. L’iniziativa, finanziata nell’ambito della Misura 227 del PSR Veneto 2007-2013 (Investimenti forestali non produttivi), completa un progetto di ricerca sui chirotteri forestali, i mammiferi più numerosi dopo i roditori, che ha consentito di effettuare un monitoraggio sulla presenza di questi animali nella Riserva con la posa di dodici cassette nido (bat-box). Tra l’altro, alcune delle specie censite rientrano nell’elenco di quelle tutelate a livello nazionale e comunitario.

(Fonte: Coldiretti Rovigo/Veneto Agricoltura)

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