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27 e 28 aprile 2024, debutta “Go to Veneto”, primo evento di degustazione organizzato dal Coordinamento regionale Strade del vino

GoToVeneto_2_lowQuale modo migliore per scoprire i vini e le attrazioni dell’enoturismo in Veneto se non quello di percorrere le sue iconiche Strade? “Go To Veneto”, al suo debutto nel prossimo fine settimana, è la prima manifestazione interamente ideata e organizzata dal Coordinamento regionale delle Strade del vino e sapori del Veneto. Si tratta, dunque, di un tour on the road che va alla scoperta non solo di vini da degustare ma anche di zone geografiche da conoscere e di vitigni da esplorare, di patrimonio culturale e naturalistico da visitare.

Due tipologie di biglietto, acquistabile solo on line. La kermesse enogastronomici si svolgerà sabato 27 e domenica 28 aprile. Nella due giorni, una selezione di cantine e aziende agricole dei territori ricadenti nelle Strade del vino e dei sapori apriranno le porte al pubblico per far degustare i propri prodotti e per dare la possibilità di una visita guidata. Ci saranno due tipologie di biglietto (la singola giornata 20 euro; l’intero weekend 35). L’acquisto è possibile solo on line, attraverso il sito Eventbrite al link https://bit.ly/3xkdQH1.

Programma sabato 27 aprile. Strada del prosecco e vini dei colli Conegliano Valdobbiadene, cantine partecipanti: Andreola, Bacio delle Luna, Bival, Cal Monda, Drusian, Merotto Spazio-Enoteca, Somasòt, Villa Maria Spumanti. Strada del radicchio rosso di Treviso e variegato di Castelfranco, cantine partecipanti: Castello di Roncade, Vini Marocchesa, Azienda Agricola Ca’ Mauro, Terre Grosse. Strada del riso vialone nano Igp, aziende partecipanti: il BIO Associazione Antiche Contrade & Coop agricola Cà Magre Molino Novo, Azienda Agricola Riseria Baschirotto. Strada del vino Asolo Montello, cantine partecipanti: Soc. Agr. Colli Asolani, Az. Ghisolana, Az. Agricola Cirotto, Az. Agricola Villa di Maser. Strada del vino Lessini Durello, cantine partecipanti: Ca’ Rugate, Cantina di Gambellara. Strada del vino Soave, cantine partecipanti: Tenuta Coffele, Vicentini Agostino, Ca’ Rugate, Corte Mainente. Strada del vino Valpolicella, cantine partecipanti: Nepos Villae, Flatio, Tenute Fasoli Lorena, Mizzon.

Programma domenica 28 aprile. Strada del prosecco e vini dei colli Conegliano Valdobbiadene, cantine partecipanti: Bortolomiol, Cantina Fasol Menin, Col De Roer, Gli Allori, Il Colle, La Casa Vecchia, La Svolta, Toffoli. Strada del radicchio rosso di Treviso e variegato di Castelfranco, cantine partecipanti: Vini Marocchesa, Azienda Agricola Ca’ Mauro, Terre Grosse. Strada del riso vialone nano Igp, aziende partecipanti: Antica Riseria Ferron, Riseria Bragantini. Strada del vino Asolo Montello, cantine partecipanti: Soc. agr. Colli Asolani, Az. Ghisolana, Az. Agricola Rech Simone, Az. Agricola Cirotto, Az. Agricola Villa di Maser. Strada del vino Valpolicella, cantine partecipanti: Marco Cottini, La Dama, Corte Martini, Le Bignele, Ilatium Morini.

Promozione coordinata. “Go to Veneto è un evento che ho fortemente voluto e realizzato in collaborazione con la Regione – afferma il presidente regionale del Coordinamento e presidente della Strada del prosecco Isidoro Rebuli – e che contribuirà a stimolare e valorizzare la promozione sostenibile del paesaggio, della sua storia, delle sue tradizioni e naturalmente dei suoi prodotti tipici attraverso un’offerta turistica integrata, e per la prima volta, coordinata”.

Fonte: Servizio stampa Coordinamento regionale delle Strade del vino e dei prodotti tipici del Veneto

44^ rassegna gastronomica dell’Asparago bianco di Bassano Dop: fino al 13 giugno 2024, possibilità di gustare il prelibato germoglio negli esercizi lungo la Strada dell’asparago

L'asparago DOP di Bassano è anche protagonista di una rassegna gastronomica(di Marina Meneguzzi, consigliere Argav) Da San Giuseppe (19 marzo) a Sant’Antonio (13 giugno): è fra le due celeberrime ricorrenze di Santi che cade, bizze del meteo permettendo, il periodo di produzione e raccolta quotidiana dell’asparago bianco di Bassano del Grappa Dop, prelibato germoglio che viene coltivato lungo la Strada dell’asparago, ossia il tratto di Pedemontana comprensivo dei 10 Comuni che dal 2007 rientrano nella denominazione di origine protetta (Bassano del Grappa, Cassola, Cartigliano, Marostica, Mussolente, Pove del Grappa, Romano d’Ezzelino, Rosà, Rossano Veneto e Tezze sul Brenta). Nello stesso periodo di tempo, ristoranti, trattorie, bistrò, pizzerie e persino una gelateria dislocati nel territorio della Dop, consentono agli appassionati del “Re bianco” di Bassano di assaporarlo in tante interpretazioni e consistenze offerte in menu degustazione sempre disponibili o in specifiche cene di gala in occasione della 44^ edizione della rassegna gastronomica dedicata al prezioso ortaggio e organizzata da Confcommercio mandamento di Bassano del Grappa. Non solo. I tipici mazzi da 1 kg o 1,5 kg legati con un ramoscello di salice o vimini (in dialetto veneto stroppa) dal quale pende il bollino con il marchio di riconoscimento, si possono anche acquistare nelle bancarelle di vendita che si susseguono lungo la Strada dell’asparago (info esercizi e date eventi bassanodascoprire.eu).

Il presidente del Consorzio di Tutela Paolo Brotto

Tutti i numeri della Dop. L’asparago bianco di Bassano Dop nasce sotto cumuli di terreno sabbioso coperto da teli per impedire la fotosintesi clorofilliana e farlo rimanere nel suo splendido candore. “Da disciplinare, la Denominazione di origine protetta impone le caratteristiche estetiche che devono possedere gli asparagi di Bassano – spiega il giovane presidente del Consorzio di Tutela (asparagobassano.it), il quarantenne Paolo Brotto (nella foto in alto, credits Germana Cabrelle). Innanzitutto devono essere assolutamente di colore bianco, ben formati, dritti, interi e con apice serrato, teneri e non legnosi, di aspetto e odore freschi, privi di sapori estranei e con delle dimensioni ben precise”. La Dop si compone oggi di quaranta coltivatori certificati per una ventina di ettari di asparagiaie che forniscono, mediamente, 600 quintali di asparagi all’anno. Questa tipologia di asparago ha proprietà nutrizionali notevoli: i germogli contengono moltissimo potassio e risultano benefici per il cuore e la salute dei muscoli, oltre ad avere effetti depurativi e diuretici che si manifestano con la comparsa del tipico odore nelle urine.

Alle spalle, una storia gastronomica di cinque secoliLe particolarità principali della varietà di asparago Dop bassanese sono la tenerezza, il gusto delicato e la possibilità di prepararlo in molte versioni: dal tradizionale piatto di asparagi lessati con le uova, di cui suggeriamo poi la ricetta per prepararli in 25 minuti, al risotto, dalla vellutata alla pizza, dalla tempura al gelato. Il miglior abbinamento in tavola con il vino resta territorialmente in Veneto e nel vicentino, accordando la preferenza al Vespaiolo di Breganze. Ovi e spàrasi è il piatto che tradizionalmente in Veneto va per la maggiore e che è quasi d’obbligo consumare in famiglia o tra amici. Per 4 persone ci vogliono 2 kg di asparagi bianchi di Bassano Dop, uova fresche di gallina. Per la preparazione, si taglia la parte sottostante dura dell’asparago. In una pentola capiente si fa bollire dell’acqua, salandola e immergendovi gli asparagi, cuocendoli coperti per circa 20 minuti. Nel contempo, si cuociono le uova in acqua bollente per circa 5 minuti (barzotte). Dopodiché si tolgono gli asparagi dall’acqua, adagiandoli in un piatto e servendoli con 2 uova intere a persona. Condire con olio extra vergine di oliva, sale, pepe e aceto.

Tour della città. L’assaggio delle specialità a base di asparago di Bassano Dop nelle località della Strada consente la visita alle principali testimonianze culturali del luogo: dalla visita al Museo Civico (fra i più antichi del Veneto) ospitato nell’ex convento dei frati francescani con il bellissimo chiostro e un’ala interna dedicata allo scultore neoclassico Antonio Canova (museibassano.it) alla salita alla Torre Civica con l’orologio dalla cui sommità (43 metri) si ammira un bellissimo panorama alla passeggiata lungo lo storico Ponte degli Alpini, opera in legno dell’architetto cinquecentesco Andrea Palladio e simbolo di Bassano del Grappa.

Asparagi DOP sul Ponte di Bassano

Quanto sono sicuri gli alimenti acquistati online e consegnati a domicilio?

sicurezza-alimenti-acquistati-online-videoFra spesa online, food delivery ed e-commerce enogastronomico, sono oltre 10 milioni gli italiani che acquistano cibo online, per un giro di affari di 4,4 miliardi di euro. Però, tra il momento in cui il cibo viene acquistato e quello in cui arriva a casa nostra trascorre un lasso di tempo che può mettere a rischio la qualità e la salubrità dell’alimento.

Il rischio varia a seconda della tipologia di acquisto online: se fare la spesa online nei portali della grande distribuzione non comporta grossi rischi, grazie all’uso da parte delle aziende di infrastrutture logistiche efficienti e di veicoli refrigerati per il trasporto di prodotti freschi o surgelati, bisogna fare maggiore attenzione agli alimenti consegnati a domicilio pronti per il consumo (food delivery), così come all’acquisto di alimenti deperibili negli e-commerce gestiti direttamente dai produttori.

Per scoprire le differenze tra i vari tipi di acquisti alimentari online e le principali accortezze da adottare per un consumo sicuro degli alimenti che vengono recapitati a domicilio si può consultare questo video della serie «100 secondi» realizzato dal laboratorio comunicazione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie.

Lungo la Strada del Prosecco e vini dei colli Conegliano-Valdobbiadene torna l’iniziativa “Visit Cantina” con proposte di tour e degustazioni

foto archivio strada del proseccoLa Strada del Prosecco e vini dei colli Conegliano-Valdobbiadene propone anche quest’anno “Visit Cantina”, iniziativa che, per tutto il 2024, offrirà la possibilità di visitare tenute, vigne e cantine, conversando con i proprietari e degustando vini iconici, non solo il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg e Cartizze Superiore Docg, ma anche Bianco e Rosso dei Colli di Conegliano Docg, Torchiato di Fregona Docg, Refrontolo passito Docg e Verdiso Igt.

Una settantina le cantine che proporranno le degustazioni disponibili sul portale dell’Associazione che ha ideato la manifestazione nel 2009, migliorandola di anno in anno per avvicinarla ai desideri dei wine lover attratti dalla bellezza dei colli patrimonio Unesco, dalle numerose dimore storiche – castelli, abbazie, ristoranti, osterie – che si annidano lungo gli oltre novanta chilometri di itinerario panoramico e dall’unicità della Strada, alla quale spetta il primato di arteria enoica più longeva d’Italia (inaugurata nel 1966). Sarà compito del visitatore scegliere data e luogo della visita, grazie al calendario aggiornato disponibile sul sito  e a una mappa che consente una rapida e utile geolocalizzazione delle location. L’iniziativa si affianca inoltre alla più ampia proposta offerta dalla Strada del Prosecco di vivere esperienze originali, quali visite ai vigneti, tour in Vespa, Spa & Wellness, food & wine e molto altro. Per rimanere aggiornati si può visitare l’apposita sezione del sito ‘Esperienze da Vivere’.

Fonte: Servizio media Strada del Prosecco

Ripristino delle cave dismesse, iniziato un progetto pilota a Valeggio sul Mincio (VR)

70d85eee-e2f8-4de7-8275-6f91be6b2511Veneto Agricoltura in collaborazione con l’Associazione Albo dei Cavatori del Veneto e l’azienda Cave Ghiaia Nardi srl sta realizzando un progetto pilota per il ripristino di una cava di ghiaia dismessa nel comune di Valeggio sul Mincio (VR).

L’attività prevede la realizzazione di un sistema agroforestale sostenibile nell’area pianeggiante di fondo cava, coltivabile senza l’impiego di fitofarmaci o fertilizzanti, oltre alla sistemazione di una scarpata di cava con piante erbacee, arboree ed arbustive autoctone e di interesse mellifero. Di interesse mellifero anche i filari di paulownia che compongono la parte arborea del sistema agroforestale e le fasce che verranno seminate con dei miscugli di specie erbacee a fiore lungo i filari stessi e l’erba medica come coltura agraria nelle aree di interfilare. Inoltre, la cava diventerà un serbatoio verde per lo stoccaggio della CO2, dal momento che la paulownia riesce a stoccare mediamente 100 kg all’anno di CO2 per ciascuna pianta. 

Tempistica. A fine marzo 2024 sono state messe a dimora quasi 500 giovani piantine arboree ed arbustive autoctone nella parte bassa della scarpata di cava, prodotte dal Centro Biodiversità Vegetale e Fuori Foresta di Montecchio Precalcino (VI), sempre di Veneto Agricoltura. La realizzazione del sistema agroforestale è invece prevista per la prima metà del maggio prossimo.

Fonte: Servizio stampa Veneto Agricoltura

Ridurre le emissioni delle auto: più facile a dirsi che a farsi

autostradaSecondo una relazione pubblicata lo scorso gennaio dalla Corte dei conti europea gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 dell’Unione Europea per le autovetture nuove non saranno raggiungibili finché mancheranno prerequisiti importanti. Nonostante le grandi ambizioni e i requisiti stringenti, la maggior parte delle autovetture che circolano sulle strade europee emette ancora la stessa quantità di CO2 di 12 anni fa. I veicoli elettrici possono aiutare l’Ue ad avvicinarsi a un parco auto a zero emissioni. Tuttavia, la Corte avverte che gli sforzi profusi in questa direzione devono cambiare marcia.

Premessa. Sebbene negli ultimi trent’anni l’Ue sia riuscita a ridurre le emissioni di gas a effetto serra in molti settori, le emissioni di CO2 prodotte dal settore dei trasporti hanno continuato ad aumentare. Nel 2021 costituivano il 23 % del totale delle emissioni di gas a effetto serra in Europa e più della metà di esse era prodotta dalle autovetture. I costruttori possono ridurre le emissioni di CO2 producendo auto che consumano quantità minori di carburante (ad esempio, diesel o benzina), producendo veicoli a zero emissioni (ad esempio, auto elettriche) o combinando le tecnologie (ad esempio, auto ibride ricaricabili). Il regolamento sui livelli di performance in materia di emissioni di CO₂ delle autovetture nuove è l’atto legislativo di riferimento a livello Ue per ridurre le emissioni prodotte dalle autovetture nuove: è stato adottato nel 2009 ed è stato oggetto di modifiche importanti nel 2019. Ai fini del regolamento, le emissioni di CO₂ prodotte dalle singole auto sono basate sulle misurazioni effettuate in condizioni di laboratorio standardizzate, a differenza di quelle misurate su strada.

Eleffricare il parco Ue un’impresa impegnativa. Dal 2010, il regolamento sulle emissioni di CO₂ delle auto ha fissato un valore-obiettivo Ue, a livello di flotta, per le emissioni medie di CO₂ delle autovetture di nuova immatricolazione. Inoltre, ogni costruttore, che è tenuto a dichiarare le emissioni di CO₂ di un veicolo sul certificato di conformità, deve pagare un’indennità per le emissioni se non raggiunge valori-obiettivo specifici per le emissioni. Le ambizioni sono cresciute nel tempo, con l’obiettivo di azzerare le emissioni entro il 2035. “La rivoluzione verde dell’Ue può compiersi solo se si riducono di molto i veicoli inquinanti, ma si tratta di una grande sfida”, ha affermato Pietro Russo, che ha diretto l’audit della Corte dei conti europea. “Una riduzione reale e tangibile delle emissioni di CO2 prodotte dalle auto non sarà realizzabile finché prevarranno i motori a combustione, ma allo stesso tempo elettrificare il parco auto dell’Ue costituisce un’impresa impegnativa”.

Nel 2010, i costruttori di auto hanno sfruttato aree grigie dei requisiti delle prove per ottenere valori di emissioni inferiori in laboratorio. Il divario con le emissioni reali, cioè quelle prodotte guidando su strada, era enorme. Di conseguenza, e a seguito dello scandalo “Dieselgate”, a settembre 2017 è diventato obbligatorio un nuovo ciclo di prova in laboratorio, che riflette meglio le condizioni di guida reali. Questo nuovo ciclo ha ridotto (ma non azzerato) il divario tra le emissioni di laboratorio e quelle reali.

La Corte osserva che le emissioni reali prodotte dalle auto tradizionali, che costituiscono ancora quasi tre quarti delle immatricolazioni di veicoli nuovi, non sono diminuite. Negli ultimi dieci anni, le emissioni delle auto a diesel sono rimaste costanti, mentre quelle delle auto a benzina sono diminuite in modo marginale (-4,6 %). Il progresso tecnologico in termini di efficienza del motore è controbilanciato dall’aumento della massa dei veicoli (in media circa +10 %) e della potenza dei motori (in media +25 %). La stessa cosa succede alle auto ibride, le cui emissioni reali di CO₂ tendono a essere molto superiori a quelle registrate in laboratorio. Nel tentativo di riflettere meglio la situazione reale, le proporzioni tra l’uso del motore elettrico e di quello a combustione saranno riadattate, ma solo a partire dal 2025. Fino ad allora, le auto ibride ricaricabili continueranno a essere considerate veicoli a basse emissioni, a beneficio dei costruttori di auto. Fino ad allora, inoltre, i costruttori di auto continueranno ad applicare alcune delle disposizioni introdotte con il regolamento sulle emissioni di CO2, che hanno consentito loro di risparmiare quasi 13 miliardi di euro di indennità per le emissioni in eccesso per il solo 2020.

Secondo la Corte, solo i veicoli elettrici (che sono passati da un veicolo ogni 100 nuove immatricolazioni nel 2018 a quasi uno su sette nel 2022) hanno trainato la riduzione della media delle emissioni di CO₂ reali degli ultimi anni. Tuttavia, la strada da percorrere è dissestata, in quanto l’Ue incontra notevoli difficoltà nell’accelerare la diffusione dei veicoli elettrici. Il primo ostacolo da superare è l’accesso alle materie prime per costruire un numero sufficiente di batterie, come evidenziato da una recente relazione della Corte dei conti europea. In precedenza, la Corte ha espresso preoccupazione anche per l’inadeguatezza delle infrastrutture di ricarica: il 70 % di tutte le stazioni di ricarica nell’Ue è concentrato in soli tre paesi (Paesi Bassi, Francia e Germania). Infine, l’accessibilità economica è fondamentale: dati i costi iniziali più elevati delle auto elettriche, i consumatori potrebbero preferire mantenere più a lungo i loro vecchi veicoli inquinanti.

Fonte: Servizio stampa Corte dei conti europea

Le cozze di Pellestrina (VE) riconosciute Prodotti agroalimentari tradizionali (Pat)

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Le cozze di Pellestrina (VE) sono state ufficialmente riconosciute come Prodotti agroalimentari tradizionali (Pat) dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.

Il riconoscimento attesta l’eccellenza e la storicità che questo prodotto rappresenta, enfatizzandone il profondo legame con la cultura e le tradizioni del territorio. Un valore non solo culinario il suo ma anche culturale, perché guarda alla salvaguardia delle tecniche produttive tradizionali.  Un riconoscimento che celebra la dedizione di produttori e pescatori, la cui passione e sapienza hanno permesso di conservare e valorizzare questa specialità nel tempo. La comunità di Pellestrina si appresta a festeggiare il riconoscimento con diverse iniziative, tra cui eventi enogastronomici e incontri culturali.

Fonte: Servizio stampa Mitilla® la cozza di Pellestrina, foto Mitilla®

I “Pensieri obliqui” di Fabrizio Stelluto, presidente Argav, per Verde a nordest: quello del 2024 è il marzo più caldo della storia con 14,11 °C sulla crosta terrestre

Fabrizio Stelluto

La scorsa Pasqua, Italia divisa a metà, tra il Nord ricco di pioggia e neve e il Sud assetato, con temperature estive e comuni già con l’acqua razionata. Ne parla in modo approfondito Fabrizio Stelluto, presidente Argav, nella rubrica “Pensieri obliqui” tenuta per la trasmissione Verde a nordest.

12-15 aprile, Verona capitale dei winelover con Vinitaly and the city, quattro giorni di tasting, masterclass e brindisi tra arte, musica e cultura 

VinitalyandtheCity2023_Veronafiere_Ennevifoto__SM13064Torna dal 12 al 15 aprile Vinitaly and the City, il fuori salone di Vinitaly (14-17 aprile Veronafiere) che ogni anno trasforma Verona nella capitale dei winelover. Quattro giorni tra degustazioni, masterclass, talk, incontri e visite guidate con incursioni culturali, artistiche, musicali e geografiche per l’appuntamento più “epicureo” della rassegna fieristica veronese, che farà pulsare di passione enoica anche il cuore del capoluogo. A fare da scenografia sarà infatti il triangolo tra Piazza dei Signori (Loggia di Fra Giocondo, Loggia Antica), Cortile Mercato Vecchio e Cortile del Tribunale, punti di interesse iconici della città patrimonio Unesco.

In Piazza dei Signori, nella Loggia di Fra’ Giocondo, si potranno levare i calici a Dante nella Grande Enoteca di Vinitaly and the City, un banco di assaggio dedicato al Consorzio Tutela Vini Doc delle Venezie, mentre nella Loggia Antica si agiteranno gli shaker dei più accreditati bartender del momento, uno spazio dedicato alla magia della Mixology con partner come Bartenders Group Italia, Nespresso, Dicisano, Molinari, Italia Wine Brands, 9diDante, Fiol Prosecco Doc, Martini, Malfy Gin e The Organics by Red Bull. Spazio alle contaminazioni anche sul palco della Loggia dove, dopo il brindisi inaugurale venerdì 12 aprile (18.00) con l’Official Wine Donnafugata Brut 2019, si alterneranno eventi e performance artistiche, culturali e musicali. Al centro della piazza, la Lounge di Banca Passadore & C. rappresenterà il fulcro dell’experience art&wine, un’occasione di degustazione immersiva tra le architetture suggestive di quella che era la Corte della Signoria degli Scaligeri. Non mancheranno infine le masterclass nella sala consiliare del Palazzo Scaligero, sede della Provincia di Verona, con tasting (su invito) dedicati ai vini di Bertani, di Micro Mega Wines, calabresi, ungheresi e siciliani, ma anche al formaggio Asiago, official cheese dell’evento.

Confermato anche il brindisi in quota del Consorzio del Lugana alla Torre dei Lamberti, la terrazza panoramica a 84 metri di altezza che svetta dal Cortile Mercato Vecchio, trasformato per l’occasione in un hub di degustazione tra i banchi di assaggio della Regione Calabria e della Regione Marche, affiancati dai prodotti della linea Fior Fiore Coop, con al centro i Wine Talk condotti dall’enologo e divulgatrice del vino Sissi Baratella. Il percorso enogastronomico proseguirà poi nel cortile del Tribunale con la selezione vini a cura del Gambero Rosso, la Regione Sicilia e la Fiera del Riso, che proporrà per l’occasione, oltre al classico risotto all’isolana, il risotto all’Amarone e quello alle mele della Val di Non e Prosecco. Ad accompagnare il viaggio, gli appuntamenti e il sound di Radio Monte Carlo, radio ufficiale di Vinitaly and the City 2024 che animerà con i propri dj set i wine party quotidiani (dalle 18 alle 20). Sempre nel cortile del Tribunale, all’interno della Lounge degli Affreschi l’Associazione Buchette del vino di Firenze allestirà, in collaborazione con il Consorzio Vino Toscana, una porta di legno con una tipica buchetta per la mescita del vino.

Sul fronte degli eventi, il programma di Vinitaly and the City si arricchisce delle visite guidate alle tre piazze protagoniste dell’evento ma anche, tra le altre, a Palazzo Maffei Casa Museo, Museo Archeologico Nazionale di Verona, Salone delle Feste di Palazzo Balladoro, Fondazione Museo Miniscalchi- Erizzo, Fondazione Biblioteca Capitolare di Verona, Santa Marta, oltre ad altri percorsi proposti dalla Fondazione Verona Minor Hierusalem. In continuità con le scorse edizioni, domenica 14 aprile sarà presentata la terza tappa della mostra dedicata a Dante a cura di Franco Nembrini e dell’associazione “Rivela”, giunta al Paradiso dopo le due edizioni su Inferno e Purgatorio gli scorsi anni. Confermati anche gli incontri giornalieri firmati da Feltrinelli, mentre riporta l’attenzione sul rapporto tra vino e cambiamento climatico il convegno organizzato da Fisar, “Intelligenza In-naturale”, in programma per sabato 13 aprile (ore 21, Palco Loggia di Fra Giocondo). Tra le novità più curiose, la presenza delle Cesarine, la più antica rete di cuoche casalinghe d’Italia che porteranno anche a Vinitaly and the City qualche saggio della loro inestimabile sapienza culinaria.

Dal teatro al piccolo schermo, il fascino del vino animerà poi sia l’evento “Calici di Jazz Preview con Max Ionata & Danish trio”, organizzato dal Teatro Ristori in programma sabato 13 aprile alle 17 (Palco Loggia di Fra Giocondo), ma anche la presentazione (14/4, ore 21, Palco Loggia di Fra Giocondo) della terza stagione e anticipazione della quarta di B.E.V.I. – L’Arte del Vinificare ̧ prima e unica serie TV sull’arte nel mondo del vino in onda su Sky Arte e Now Tv. Sul filone artistico è poi confermata la collaborazione con ArtVerona, che porterà in scena (15/4, ore 18, Palco Loggia di Fra Giocondo) Lives! La vita di Marina Abramovic in parole e musica, a cura di Nicolas Ballario con Rodrigo D’Erasmo e Andrea Faccioli. Le note musicali sono al centro anche di Calabria straordinaria, un viaggio tra musica e paesaggi (13/4, ore 21.15, Palco Loggia Fra Giocondo) con l’esibizione dal vivo di Sarafine, la cantante vincitrice dell’ultima edizione di X Factor. Tornano anche i “Calici in vetrina”, l’iniziativa di Veronafiere che coinvolge i negozi del centro, invitati ad esporre il grande calice simbolo di Vinitaly (40 cm) sino al 17 aprile.

Vinitaly and the City sarà aperto con il seguente orario: venerdì 12 aprile 18:00-23:00 (inaugurazione ore 18.00), sabato 13 aprile 15:00-23:00, domenica 14 aprile 15:00-23:00, lunedì 15 aprile 18:00-23:00. Dall’11/04 al 15/04 si potrà acquistare il biglietto sia al desk in Piazza dei Signori che online al costo di €20 (Info e shop su http://www.vinitalyandthecity.com). Vinitaly and the City è organizzato in collaborazione con Comune di Verona, Provincia di Verona e Fondazione Cariverona con il patrocinio della Regione Veneto.

Fonte: Servizio stampa Veronafiere

19 aprile 2024, corso di formazione giornalisti Odg Veneto in collaborazione con Argav al Wigwam di Arzerello (PD) sulla nuova narrazione del vino tra edonismo e spiritualità

Vino con grappolo

Venerdì 19 aprile 2024, dalle 18.30 alle 20.30, nel circolo di campagna Wigwam ad Arzerello di Piove di Sacco (PD), in via Porto 8, si terrà il corso di formazione giornalisti organizzato da Odg Veneto in collaborazione con Argav dal tema “L’andamento del mercato del vino e i nuovi modelli di consumo tra storia e prospettiva. La nuova narrazione del vino tra edonismo e spiritualità”, iscrizione piattaforma formazione giornalisti entro il 17 aprile 2024 (2 crediti).

Il settore internazionale del vino sta affrontando una sfida nuova che nasce dai nuovi e diversi modelli di consumo e di abbinamento col cibo delle bevande, alcoliche e non, in particolare guardando alle giovani generazioni. Come impatta tutto ciò nei mercati internazionali e come sta andando e dove sta guardando il settore del vino italiano e veneto? Come è cambiato il consumo e l’approccio al vino e quali i cambiamenti storici, sociali e di costume? Come deve adeguarsi l’informazione agroalimentare ed enogastronomica agli albori di un nuovo e diverso modello di narrazione.

Relatori. Gian Omar Bison, giornalista, consigliere nazionale Unarga e membro del direttivo Argav; Danilo Gasparini, professore di Storia dell’agricoltura, Storia dell’alimentazione, cibo e globalizzazione e Storia e cultura del cibo all’Università di Padova; Gianpaolo Breda, presidente Associazione Italiana Sommerlier Veneto; Angelo Peretti, giornalista, autore del libro “Esercizi spirituali per bevitori di vino”; Dom Stefano Visintin, abate di Praglia, professore di Teologia Fondamentale al Pontificio Ateneo Sant’Anselmo (Roma).